Violenze in caserma: chiesto rinvio a giudizio per 14 carabinieri

Sono quattordici i militari dell’Arma per i quali la Procura di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio a conclusione dell’inchiesta sulle violenze che sarebbero state commesse nella caserma di Pantelleria la notte del 10 luglio 2011.
Tra questi c’è l’ex comandante della Compagnia di Marsala Dario Solito che è accusato di omessa denuncia. L’indagine, condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della Guardia di finanza della Procura di Marsala, è partita dalla denuncia di un marsalese, Vito Sammartano, 42 anni, cuoco, a Pantelleria per motivi di lavoro. Ai 14 carabinieri viene contestata una serie di reati: dalle lesioni al sequestro di persona, dal falso in verbalizzazioni all’omissione di atti d’ufficio e di denuncia e infine al favoreggiamento. Oltre che per il capitano Solito, il rinvio a giudizio è stato chiesto per Claudio Milito, Luca Salerno, Lorenzo Bellanova, Rocco De Santis, Stefano Ferrante, Cristian Petraglia, Salvatore Carbone, Giovanni Capuano, Giuseppe De Gennaro, Antonio Belzaino, Giuseppe De Rosa, Francesco Castellana e Giuseppe Liccardi. Quest’ultimo all’epoca dei fatti era comandante della stazione dei Carabinieri sull’isola.
Il Gip aveva disposto il divieto di dimora a Pantelleria per Milito, Salerno, Bellanova, De Santis e Ferrante. Per costoro, e per Petraglia, ritenuti gli autori delle violenze, era stato chiesto l’arresto. Agli altri sette militari si contesta di non aver denunciato i fatti. “Sono stato fermato ad un posto di blocco e condotto in caserma verso le 4 del mattino – ha raccontato Sammartano – e dopo l’alcoltest, a cui, seppur di poco, sono risultato positivo, sono stato massacrato di botte”.