Valderice sposa il progetto della Rettifica dei confini

L’amministrazione comunale di Valderice ha accolto favorevolmente la proposta del Comitato per la Rettifica dei confini la possibilità di avviare l'iter per una consultazione referendaria anche a Valderice

Cresce il progetto per la Rettifica dei confini. L’amministrazione comunale di Valderice (TP) ha accolto favorevolmente la proposta del Comitato per la Rettifica dei confini dei Comuni di Trapani e Erice e l’unione dei Comuni Elimo-Ericini. “Un obiettivo da raggiungere – ha sottolineato il sindaco Francesco Stabile – avviando l’iter per una consultazione referendaria anche a Valderice”. L’amministrazione comunale valdericina si è anche resa “disponibile a partecipare al tavolo tecnico che sarà presto istituito per valutare le opportunità di sviluppo del territorio sotto tutti i profili: economico, sociale, produttivo”.

La strada che conduce a una nuova geografia del comprensorio agroericino e a una nuova visione politico-amministrativa è stata raggiunta nel corso di un incontro al Comune di Valderice. Per l’amministrazione sono intervenuti: il sindaco di Valderice Francesco Stabile, il presidente del Consiglio comunale Alessandro Pagoto, l’assessore con delega ai Lavori pubblici e in quota a Diventerà Bellissima Giuseppe Cardella, il consigliere comunale Gianfranco Palermo, il segretario generale del Comune di Valderice Gian Paolo Di Giovanni; per il Comitato erano presenti: il presidente Silvana Catalano, il vicepresidente Gian Rosario Simonte, i responsabili delle aree tematiche urbanistica e giuridica, rispettivamente Marcello Maltese e Vincenzo Maltese.

Nei giorni scorsi, anche il sindaco di Buseto Palizzolo (TP), Roberto Maiorana, si era detto disponibile a partecipare a un tavolo tecnico che coinvolga una vasta area.

Il Comitato per la Rettifica dei confini dei Comuni di Trapani ed Erice e l’unione dei Comuni Elimo-Ericini punta a ridisegnare una macro-area, cedendo al capoluogo di provincia i quartieri del centro urbano che fanno parte del Comune di Erice, ovvero Casa Santa, Mokarta, San Giuliano e Trentapiedi; e al contempo aggregando il territorio a valle che si trova nella parte orientale, che già presenta caratteriste storiche, culturali, economiche tra loro omogenee ma differenti rispetto a quelle della città.