Valderice abbraccia i gemelli del mezzofondo italiano Ala e Osama Zoghlami [VIDEO]

L'Amministrazione comunale ha salutato il loro ritorno a casa dopo la partecipazione alle Olipiadi di Tokyo

Una bella serata all’insegna del grande sport e dei valori importanti quella svoltasi ieri sera in piazza Sandro Pertini a Valderice dove l’Amministrazione comunale ha voluto salutare il ritorno a casa di Ala e Osama Zoghlami, i due gemelli del mezzofondo, entrambi in Nazionale alle appena concluse Olimpiadi di Tokyo.

Le cronache sportive ci hanno già raccontato della qualificazione alla finale dei 3000 siepi mancata per un soffio da Osama e di quella corsa dal fratello che ha chiuso al nono posto con il tempo di 8:18.50, primo tra gli europei.

I due giovani sono stati salutati dal sindaco Francesco Stabile che ne ha anche ricordato i primi passi nel mondo dell’Atletica compiuti, a Valderice, sotto la guida attenta di Enrico Angelo che con la sua società Centro Sportivo Valderice ne ha intuito e assecondato le potenzialità, allenandoli e portandoli in gara fino al passaggio, all’età di 17 anni, con il Cus Palermo. In quella società i due sono stati presi sotto l’ala da un mito dell’ambiente tecnico qual è il professore Gaspare Polizzi, 11 atleti portati alle Olimpiadi a partire dal 1984, tra cui il grandissimo Totò Antibo.

La serata, condotta dalla giornalsta Ornella Fulco, è trascorsa tra racconti, ricordi, aneddoti raccontati da Ala e Ussem e dai loro tecnici. Tanti gli applausi dei presenti. Non è mancato l’omaggio alla madre dei due, la signora Burmia, anche lei “sotto i riflettori” come lo sono state un po’ tutte le mamme degli olimpionici azzurri. Al termine la consegna di due targhe con su scritto: “Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. Ala, Osama: Valderice è orgogliosa di voi”. “Questo – come ha detto il sindaco Stabile – è solo uno straordinario inizio”.

Una storia, quella dei due gemelli, che, oltre ad avere i connotati giusti dal punto di vista sportivo, ha anche il sapore di un’integrazione ben riuscita. Arrivati dalla Tunisia a Valderice con i genitori quando erano in tenera età, come ha sottolineato uno di loro, si sentono – e lo sono, avendo ottenuto qualche anno fa la cittadinanza – italiani al cento per cento senza, per questo, dimenticare le loro origini.

Tutto quello che questi ragazzi sono – ed è questo l’aspetto più importante – lo devono a se stessi, al loro impegno, alla loro capacità di sacrificio, alla loro passione. E all’aver trovato sulla loro strada – che gli auguriamo sia sempre luminosa come adesso – persone che hanno creduto in loro, li hanno sostenuti e incoraggiati. Tutti, adesso, raccolgono il meritato premio della stima e dell’affetto di tanti, non solo a Valderice. GUARDA IL VIDEO