L’Upia Casartigiani rinnova l’allarme sul fenomeno dell’abusivismo e della concorrenza sleale nel settore dell’acconciatura e dell’estetica che – secondo l’associazione di categoria – ha assunto nella provincia di Trapani dimensioni preoccupanti con danni per chi rispetta le restrizioni dovute all’emergenza coronavirus, i consumatori e la collettività.
Come è noto, infatti, dallo scorso 11 marzo il governo nazionale ha disposto la chiusura di tutte le attività riguardanti i servizi alla persona come misura per contenere la diffusione dell’epidemia e, nonostante il previsto sacrificio economico, “le imprese associate all’Upia-Casartigiani hanno interrotto la propria attività in attesa della riapertura, rinviata a data da destinarsi in quanto ritenuta ad alto rischio”.
Secondo l’associazione di categoria “è necessario trasmettere alle imprese sane un segnale della vicinanza delle Istituzioni e contrastare il fenomeno dell’abusivismo che rischia di espellere dal mercato le imprese del settore che investono, si qualificano e innovano per dare ai clienti, cittadini e turisti, la massima professionalità e competenza ed evitare il senso di malessare e di sfiducia che la categoria sta vivendo in questo periodo di emergenza sanitaria e di chiusura prolungata”.
Per questo motivo è stato creato, presso gli uffici dell’associazione, un punto di raccolta segnalazioni – che possono essere fatte chiamando lo 0923-20580 o inviando una email a lottabusivismoupiatp@libero.it – che saranno trasmesse alle autorità competenti. L’Upia-Casartigiani ha, inoltre, intenzione di proporre alle amministrazioni comunali la sottoscrizione di protocolli d’intesa per avviare una campagna di affissione manifesti e di esposizione di locandine nei saloni di acconciatura ed estetica per sensibilizzare la clientela a non rivolgersi a operatori abusivi richiamando i rischi cui si va incontro: mancato rispetto norme igienico/sanitarie con conseguente rischio per la salute dei clienti, concorrenza sleale nei confronti di chi svolge la propria attività nel rispetto delle regole fiscali, urbanistiche, sicurezza nei luoghi di lavoro e requisiti igienico-sanitari.
Si chiede anche che la Polizia municipale, anche con personale in borghese, effettui controlli all’esterno delle abitazioni segnalate per acquisire informazioni utili alle attività di repressione dell’abusivismo e che vengano applicate le sanzioni previste dalla legge in caso di accertata attività abusiva.