Da Mozia a Camarina – in provincia di Ragusa, dal 4 ottobre al 16 novembre: un itinerario imperdibile per chi ama i sentieri poco battuti, il silenzio della natura, i borghi e le vallate della Sicilia quello proposto nella seconda edizione del Cammino internazionale dell’Antica Trasversale Sicula. Un viaggio nello spazio, saranno oltre 648 i chilometri percorsi, ma anche nel tempo sulle orme di antichi popoli – Siculi, Sicani, Elimi e Greci – in 44 giorni, attraversando 57 comuni, 6 parchi archeologici, 47 siti di interesse archeologico, 7 riserve naturali e musei, suggestivi centri storici e insediamenti rurali tradizionali.
Tappa finale, il 16 novembre, sarà l’area archeologica di Scoglitti sulla costa orientale ragusana raggiunta lo scorso anno da oltre 250 camminatori. Ad accogliere i pellegrini lungo il tracciato, ci saranno le numerose associazioni locali e le Pro Loco dell’Unpli che accompagneranno i pionieri della Trasversale alla scoperta delle bellezze artistiche, gastronomiche, culturali e storiche dei rispettivi territori. Tante le associazioni, gli enti di ricerca e istituzionali, i gruppi ambientali, i Club Unesco, i Cai, i Gal, che hanno aderito e continuano a credere nel progetto della Trasversale che da volano culturale e economico offre spunto ad una nuova strategia turistica slow.
Quest’anno, intanto, il cammino si fa ancora più “green”: grazie alla collaborazione con Biocity, e nell’ambito dell’Azione C2 del progetto The Green Link, i camminatori, coadiuvati da esperti, metteranno a dimora sperimentalmente piante del paesaggio antico lungo il tracciato con l’aiuto del Cocoon, un dispositivo biodegradabile che migliora le capacità di attecchimento. Un progetto Green Link che mira a contribuire allo sviluppo di efficaci strategie per favorire la resilienza nel Mediterraneo, attraverso la sperimentazione di un metodo innovativo per il ripristino delle aree desertificate.
Proprio lo scorso anno, l’Antica Trasversale Sicula ha ricevuto dal MiBAC il marchio dell’Anno europeo del patrimonio culturale. non è solo un cammino mistico o escursionistico-culturale ma un progetto per lo sviluppo sostenibile delle aeree interne dell’Isola, improntato sul vivere il territorio lentamente e consapevolmente.
Il 3 ottobre, a Marsala, si terrà una conferenza, finalizzata a dare visibilità al progetto, che racconterà il lavoro svolto e i possibili sviluppi economici e sociali di questo importante progetto. Un cammino dedicato a tutti, giovani e meno giovani ma, soprattutto, ai più curiosi che vogliono conoscere nel profondo la tradizione siciliana, quella genuina dell’entroterra. Tra le novità di quest’anno del cammino, la versione ciclabile del percorso, già tracciato e mappato.
Tutti coloro che volessero prendere parte al cammino possono inviare una mail all’indirizzo trasversalesicula@gmail.com.
Gli aggiornamenti, e le precedenti esperienze, sono visionabili anche sulla pagina facebook Trasversale Sicula. Tutte le tratte possono essere visualizzate e scaricate tramite l’app di Assocamping Sicilia.
La storia e il tracciato
L’evento s’inserisce in un progetto ben più ampio di recupero e di valorizzazione socio-economica di un antico tracciato individuato seguendo gli studi degli archeologi Biagio Pace (tra i fondatori, nello scorso secolo della scuola di Topografia Antica italiana e ordinario dell’Università La Sapienza di Roma) e Giovanni Uggeri (professore emerito della stessa Università) che hanno individuato un reticolo di Trasversali Sicule almeno del periodo greco che collegavano Camarina alle principali città greche, indigene e puniche della Sicilia orientale e occidentale.
Il percorso è stato studiato e ritracciato tra il 2016 ed il 2017 da un gruppo di archeologi e appassionati camminatori che lo ha ripercorso, mappato e geo-referenziato grazie alla collaborazione con il LabGIS dell’Osservatorio Turistico Regionale Siciliano, individuando i principali punti d’interesse turistico.
Questo cammino è forse uno dei pochi al mondo che colleghi così tanti siti d’inestimabile valore: Camarina, Pantalica, Akrai, Palikè, Morgantina, il lago di Pergusa e la Rocca di Cerere, Entella, Hippana, Mokarta, Segesta e Mozia. Ma non solo: la Trasversale ha rivelato ai pionieri che l’hanno ripercorsa tutte le complessità dei suoi paesaggi e le molteplicità dei suoi dialetti, lingue e tradizioni culturali e produttive, quest’ultime magnificamente espresse nella varietà e qualità dei prodotti e della cucina locale.
La prima settimana del Cammino
Il 4 ottobre, dall’isola di San Pantaleo, sede dell’antica città fenicia di Mozia, partirà ufficialmente il cammino: attraversata la laguna dello Stagnone si andrà in direzione Paceco e si raggiungerà la città di Trapani. Da qui si procederà in direzione Dattilo, Bruca e si arriverà alle Terme Segestane che leggenda vuole abbiano un’origine divina. D’obbligo la visita al Bosco Angimbè che, nei suoi 212 ettari, accoglie la più estesa sughereta della Sicilia occidentale e rare erbe medicinali. Tra gli sconfinati paesaggi e costoni rocciosi si farà tappa al primo parco archeologico del Cammino: Segesta. A pochi chilometri la città di Calatafimi-Segesta con tortuosi vicoli medievali che si snodano tra gradinate e caratteristici cortili. Il viaggio tra la natura prosegue in direzione Vita con le sue singolari abitazioni con portali in gesso e caratteristici murales. Lungo un’ex strada ferrata di arriverà a Salemi, uno dei borghi più belli d’Italia con tre aree archeologiche tra cui quella di San Miceli, il più antico insediamento cristiano in Europa.