Turismo e realtà virtuale, online il sito “San Vito Virtual”

Un progetto multimediale unico in Sicilia e che permette di girare per San Vito lo Capo in realtà virtuale

Un giro in realtà virtuale per San Vito lo Capo. Dopo la presentazione del progetto alla Bit di Milano, manifestazione internazionale tesa a radunare operatori turistici, agenti di viaggio, aziende e ditte di promozione turistica, è adesso online il sito internet San Vito Virtual.

Il sito è stato voluto dall’amministrazione comunale e realizzato in collaborazione con l’ar­chi­tet­to e fo­to­gra­fo Fran­ce­sco Fer­la. La peculiarità del sito risiede nel fatto che offre la possibilità di viaggiare virtualmente in tutto il territorio sanvitese, dalla Riserva dello Zingaro fino a monte Cofano, passando per Monte Monaco, le falesie di Calamancina e andando fin sopra le montagne di Macari e Castelluzzo. Si tratta di uno dei primissimi progetti multimediale in Europa, unico in Sicilia, e che ha richiesto la mappatura dell’intero territorio comunale.

Le immagini, ad altissima risoluzione, sono state catturate sia da droni che da terra, creando un vero e proprio tessuto connettivo tra diversi punti di vista, e offrono viste dinamiche virtuali a 360 gradi. Inoltre il sito è completamente visitabile anche in realtà virtuale, tramite l’utilizzo di appositi dispositivi come Oculus, Pico, Google Cardboard e molti altri.

“Con la pubblicazione del sito San Vito Virtual – afferma l’assessore al Turismo, Nino Ciulla – si avvia il primo step di un progetto innovativo che l’amministrazione comunale, assieme all’architetto Francesco Ferla, ha voluto sostenere. Un progetto che guarda ad una visione nuova e al futuro della realtà virtuale che consente agli utenti di fare un’esperienza immersiva. Il nostro obiettivo è di far conoscere a più persone possibili il nostro territorio, che è uno scrigno dal punto di vista naturalistico, incastonato tra due riserve naturali, che dà la possibilità di svolgere da ottobre a maggio tantissimi attività all’aria aperta”.

Francesco Ferla lo ha definito come “un progetto passionale, di amore verso il territorio, verso la Sicilia e non soltanto del mare”.