Turismo, numeri in crescita nel 2019: San Vito, Egadi e Castellammare trainano la provincia

Che possa il 2019 essere l’anno della svolta? I numeri parziali sulle presenze turistiche, in attesa di quelli ufficiali, forniti da Federalberghi raccontano di una provincia che prova a risollevarsi dopo l’annus horribilis del 2018. Lo scorso anno, infatti, le presenze furono in netta diminuzione, con un trend decisamente negativo. Le prime stime per il 2019 indicano, invece, una risalita per la provincia di Trapani, sospinta soprattutto da consolidate destinazioni turistiche come San Vito Lo Capo, Egadi e Castellammare del Golfo.

“Rispetto lo scorso anno – afferma Antonio Marino, presidente provinciale di Federalberghi – le previsioni, con dei numeri assolutamente indicativi, registrano un incremento di circa il 20% nel settore alberghiero. Le località mature, durante l’alta stagione, hanno spinto il numero di presenze. Nella bassa stagione, invece, si mantiene il trend di perdita dello scorso anno”.

Per quanto riguarda il lavoro in Federalberghi in questi mesi il presidente aggiunge: “Non mi ritengo soddisfatto perché c’è molto da fare, sia sul territorio sia come marketing turistico e di sinergia dei territori. Bisogna fare rete e ancora siamo lontani dalla nascita di una destinazione provinciale. Siamo molto soddisfatti del lavoro della Polizia Municipale del capoluogo che controlla e che, giorno dopo giorno, cerca di arginare il più possibile l’abusivismo. Nei prossimi mesi lanceremo una campagna di sensibilizzazione per dare a tutte le strutture informazioni per essere perfettamente in regola”.

Tornando ai numeri, va benino Trapani, che pare essere in leggera ripresa dopo il tracollo dello scorso anno. Accusa invece il colpo, nel 2019, Marsala che crolla nel settore alberghiero.

“Aprile e maggio – afferma l’assessore al turismo del Comune di San Vito Lo Capo Nino Ciulla – sono stati mesi in cui si è sofferto un po’ di più, soprattutto a causa delle condizioni meteorologiche non favorevoli. Ha retto abbastanza bene, invece, l’alta stagione. Un elemento importante che continua a crescere, seguendo anche la tendenza del mercato turistico a livello globale, è il segmento ricettivo medio alto (quattro stelle e strutture de charme). Soffre un po’ di più, invece, quello medio basso (B&B e alberghi tre stelle)”.

L’assessore Ciulla spiega come sono cambiate le abitudini dei turisti: “Non programmano più con anticipo le loro vacanze quindi capita spesso di ricevere prenotazioni poche settimane prima, se non una o addirittura sotto data. Un mercato che dovrebbe essere spunto di una riflessione un po’ più ampia perché sicuramente le sorti di questo territorio non sono legate esclusivamente a quelle dell’aeroporto, che è certamente la fonte principale e prioritaria per l’arrivo dei flussi turistici, ma mette in risalto la totale assenza di una strategia di comunicazione in qualità di destinazione. Da questo punto di vista, come amministrazione comunale, continuiamo a riporre fiducia in quello che è il progetto “Destinazione West Sicily” del Distretto Turistico della Sicilia Occidentale (stanziando nel bilancio di previsione la somma di 97 mila e 600 euro), anche se va avanti con molta lentezza e, ci duole dirlo, non è riuscito a coinvolgere nemmeno la metà dei Comuni della nostra Sicilia occidentale o comunque della provincia di Trapani”.

Riguardo il futuro, Rosalia d’Alì, presidente del Distretto Turistico, sottolinea come “gli avvisi sono pronti e saranno deliberati in Consiglio d’Amministrazione i primissimi di settembre. Questo permetterà di trovare i fornitori che sviluppano in piani di promozione. È nostra priorità avere le coperture finanziarie attraverso il versamento da parte dei Comuni”.