Redazionale a commento della foto in copertina.
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L’accoglienza di una città si misura certamente in posti letto. Sono proprio questi che muovono le statistiche e che fanno capire quanto sia frequentata o possa essere frequentata una zona turistica. Trapani lo è ma, a dire la verità, occorrerebbe un censimento di tutti i bed and breakfast, gli affittacamere e insomma, tutte queste nuove attività che, nel periodo aureo in cui funzionava il turismo trapanese, sono nate come funghi e adesso sono lì che quasi si scannano in una una concorrenza al ribasso sia in termini di prezzi che di qualità.
Proprio per questo motivo tutte queste strutture ricettive, più restano nell’ombra e meglio è per loro e per i loro clienti, quasi che quello trapanese sia oggi diventato un “Turismo di Contrabbando”.
Questa situazione, di certo non contribuisce alla crescita “culturale” del movimento turistico nel trapanese. L’accoglienza bisogna saperla fare ed è sicuramente questo uno dei motivi per cui oggi abbiamo un aeroporto fantasma. È proprio l’incapacità degli operatori trapanesi, piccoli o grandi che siano, nel voler fare sistema, comprese come vedremo anche le pubbliche amministrazioni, a non farci decollare.
In tal senso, un esempio eclatante di come Trapani di fatto sia impreparata anche alla accoglienza “mordi e fuggi” è dato dal fatto che non esistono regole ben precise che possano indirizzare coloro che il turismo lo vivono in pullman od in camper, in aree di sosta dedicate a questo tipo di vetture.
Così capita che proprio al centro storico di Trapani, davanti la nostra redazione, nello slargo di Corso Italia prospicente alla chiesa di San Pietro, si trova parcheggiato da più di un giorno un camper gigantesco, sarebbe quasi il caso di chiamarlo “motorhome”. È a stento parcheggiato dentro le strisce blu, ha regolarmente pagato il ticket di sosta, dovrebbe andar via da quello stallo, stando a quanto sono riuscito a leggere proprio sul parabrezza di questo in camper, alle 8 di domani mattina giovedì 11 luglio. La cosa singolare, oltre al fatto che questo motorhome non entra neanche nello stallo perché è troppo lungo e troppo largo, è che sembra non ci siano regole ostative affinché una cosa del genere a Trapani non accada.
Ci siamo informati e così, capiamo che nelle altre cosiddette “città turistiche” i pullman ed i camper non possono assolutamente entrare in città. A Trapani invece, non c’è nulla che vieti loro di entrare nelle strade del centro storico e di parcheggiarsi, pagando anche un ticket simbolico per uno, due, tre giorni, senza che nessuno possa dire nulla perché, non esiste una regola che vieti ai proprietari o agli autisti di camper o di pullman turistici di sostare lungo i marciapiedi delle strade del centro.
Così a volte capita che questi autobus in sosta, nell’attesa che gli occupanti finiscano di pranzare in qualche trattoria convenzionata con l’agenzia o l’organizzatore della gita, tengano il motore diesel acceso, con l’aria condizionata che sgocciola all’esterno. Questo, è ovvio, per consentire al loro rientro, a tutti gli occupanti del pullman, di godere un clima fresco e confortevole, inquinando con estrema nonchalance, tutto ciò che c’è al di furi. Così come, mi è capitato di vedere da questi camper parcheggiati lungo il marciapiede del centro storico, fuoriuscire acque di scolo, perché all’interno gli occupanti probabilmente, si stanno facendo docce rinfrescanti o stanno lavando i piatti del dopo pranzo.
La cosa assurda è che tutti vedono ma nessuno dice niente, nessuno fa niente solo ed esclusivamente perché nella nostra bella Trapani non ci sono regolamenti che vietano comportamenti di questo tipo. Sinceramente una cosa del genere in altre città che si considerano turistiche non solo è vietata, ma viene sanzionata in maniera abbastanza pesante consentendoo alle varie amministrazioni comunali di incassare anche qualche soldo, sia attraverso le contravvenzioni, sia soprattutto grazie alle giuste ed abbastanza elevate tariffe di sosta a pagamento per camper e per autobus turistici nelle apposite aree di sosta esterne al centro storico ed a loro dedicate.
A Trapani non è così bisogna ancora crescere.
Ma in fondo Trapani è la città del “cuattrappaunturcoèsó”!