“Treno della memoria”: studenti trapanesi in partenza per “attraversare” la storia della Shoah [FOTO]

“È avvenuto, quindi può accadere di nuovo”, così scriveva Primo Levi lasciando a tutti noi la responsabilità di non perdere mai di vista l’umanità e di non permettere mai più un’altra Shoah. Un’umanità che si è persa nei campi di sterminio dove regnava la spietatezza e la crudeltà dell’uomo.

Milioni di uomini, donne, bambini persero la libertà prima e la loro dignità e la loro vita poi. Tutto questo è accaduto nella civile Europa e a testimoniare gli orrori sono rimasti i sopravvissuti, come Liliana Segre, e i luoghi – come Auschwitz – dove ancora è tangibile quanto vi è accaduto.

Ma quanto sono lontani dai nostri giorni i lager nazisti? Se ci fermiamo a riflettere sono certo lager quelli che si trovano dall’altra parte del Mediterraneo, in Libia, dove molte persone vengono torturate nelle carceri o uccise nel deserto mentre altre ancora muoiono nella traversata del Mediterraneo. Ma pensiamo anche a minoranze perseguitate come i Curdi, in Turchia. Tutto questo accade sotto i nostri occhi e agli occhi di un’Europa che, forse, sfugge a una responsabilità che sta costando la vita a migliaia e migliaia di persone. Tutto questo “è avvenuto e può accadere di nuovo”, o meglio sta accadendo di nuovo?

Possiamo studiare la storia e visitare i luoghi dell’orrore può contribuire non solo a conservare la memoria che serve a costruire una coscienza pubblica ma serve anche per fare.

Anche a Trapani, per il secondo anno consecutivo, gli studenti vincitori del concorso bandito dal circolo UDI “Franca Rame” in collaborazione con diverse amministrazioni comunali, si accingono a partire sul “Treno della Memoria”. Una iniziativa che, a livello nazionale, dal 2004 permette a tanti giovani di prendere parte a un “pellegrinaggio laico” alla scoperta della storia, ascoltando le testimonianze e visitando luoghi dello sterminio ebraico (ma non solo: nei campi morirono anche rom, sinti, camminanti, omosessuali, disabili, dissidenti politici) alla scoperta di ciò che è stato.

Grazie alle borse di studio finanziate dai Comuni di Trapani, Marsala, Erice, Paceco, San Vito lo Capo, Buseto Palizzolo, Valderice, Salemi, Favignana e Mazara del Vallo, dal Consorzio Universitario e dalla CGil Sicilia gli studenti partiranno per il loro viaggio “attraverso” la storia della Shoah.

Stamane, nell’aula “Giovanni Tranchina” del Polo Universitario di Trapani, nel corso dell’incontro organizzato dal circolo UDI, presieduto da Valentina Colli, è stato presentato il libro scritto da Giuseppe Civati “Liliana Segre. Il mare nero dell’indifferenza”. A conversare con l’autore è stata la giornalista Ornella Fulco. Nel libro Civati racconta la storia della senatrice Segre e dei giorni che, appena tredicenne, trascorse nel campo di Auschwitz dove fu deportata insieme al padre Alberto, che, però, non sopravvisse al lager.

Liliana Segre, a partire dagli anni Novanta, ha promosso una straordinaria campagna contro l’indifferenza e contro il razzismo, in tutte le sue forme, incontrando centinaia di migliaia di studenti in tutta Italia. Le sue parole nitide, forti, indiscutibili sono un messaggio rivolto alle ragazze e ai ragazzi, suoi “nipoti ideali” perché non si perdano mai i diritti e il rispetto per le persone.

All’incontro di stamane – nel corso del quale è stata data lettura del messaggio che Liliana Segre ha voluto far giungere appositamente a Trapani – hanno partecipato non solo gli studenti che hanno aderito al progetto e i rappresentanti dei Comuni che hanno finanziato l’iniziativa ma anche le quinte classi degli Istituti superiori trapanesi. Un’occasione collettiva per “fare i conti” con la Storia – anche del nostro Paese – che non è qualcosa da lasciare sepolto nel passato ma responsabilità viva di tutti, adulti e giovani.

Come è stato sottolineato, è necessario rendersi testimoni ed eredi di quella memoria che potrebbe scomparire. I giovani partecipanti, al ritorno, potranno condividere la loro esperienza con il loro compagni di scuola, i loro coetanei in un positivo effetto di propagazione che vada al di là della retorica commemorativa che insidia, ogni 27 gennaio, la “Giornata della Memoria”.

Guarda la gallery con le foto degli studenti che partiranno sul “Treno della memoria”