Operazione congiunta tra Soprintendenza del Mare, Guardia Costiera di Mazara del Vallo e 3° Nucleo Subacquei della Guardia Costiera di Messina per il recupero di tre antiche ancore dai fondali davanti la città di Mazara del Vallo.
L’individuazione è avvenuta grazie alla segnalazione da parte di un subacqueo mazarese, Walter Marino, e dei subacquei della Lega Navale di Mazara nel corso di una immersione ricreativa. La tempestiva segnalazione al comandante della Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo, Enrico Arena, ha attivato le procedure di verifica del sito.
Nel corso dell’immersione, effettuata dai sommozzatori del Nucleo Subacqueo della Soprintendenza del Mare e del 3°Nucleo Subacquei della Guardia Costiera, sono stati documentati e rilevati due grandi ceppi d’ancora in piombo, di epoca romana, e un’ancora in ferro in corso di identificazione. Il rilievo 3D, effettuato nel corso dell’immersione, consentirà di eseguire i primi approfondimenti sulla consistenza del ritrovamento.
Nelle prossime settimane il sito sarà oggetto di ulteriori indagini per verificare la presenza di altri reperti archeologici e per rendere fruibile l’itinerario ai visitatori secondo gli orientamenti manifestati in questi anni dall’assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Alberto Samoná.
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