Trapani vince e conquista la seconda posizione: Paganese annichilito allo scadere

Trapani 2
Paganese 1

Marcatori: 41’ Scognamillo, 61’ Scarpa, 90+1’ Fedato

TRAPANI (4-3-3): Dini; Costa Ferreira (dal 78′ Scrugli), Scognamillo, Da Silva, Lomolino; Aloi, Toscano, Corapi; Ferretti, Evacuo (dal 54′ Nzola), Tulli (dal 78′ Fedato). A disp.: Ingrassia, Cavalli, Mulè, Ramos, Franco, Tolomello, Girasole, Golfo, Mastaj. All.: Italiano.

PAGANESE (3-5-2): Santopadre; Piana, Stendardo, Schiavino (dal 57′ Scarpa; Carotenuto, Gaeta (dal 90+2′ Della Morte), Capece, Fornito (dal 57′ Navas), Perri; Parigi (dal 88′ Alberti), Cesaretti. A disp.: Galli, Diop, Della Corte, Nacci, Sapone, Acampora, Gori, Gifford. All.: Erra.

ARBITRO: Tremolada di Monza.

Note: spettatori 2.465 per un incasso totale di 6.949.30 euro; ammoniti: Toscano, Fornito, Aloi; angoli 6 a 1 per il Trapani; recupero 1 e 4.

Secondo posto doveva essere e secondo posto è stato. Con la vittoria il Trapani raggiunge il traguardo massimo raggiungibile. Il Trapani scenderà quindi in campo per il playoff il 29 maggio, direttamente dal secondo turno della fase nazionale. I numeri e la cabala sono dalla parte del Trapani: concludendo in seconda posizione le possibilità di arrivare in fondo sono molto alte.

Questi playoff sicuramente saranno atipici. Dovendo recuperare una squadra in più in Serie B, i turni si accorciano. I granata arrivando in seconda posizione, hanno il vantaggio di partire direttamente dal secondo turno della fase nazionale. Tra i fattori negativi, però, i granata saranno costretti a stare fermi, in attesa di tornare in campo, ventiquattro giorni. Quasi un mese che serviranno a ricaricare le batterie ma una sospensione forzata che rischia di essere un tranello.

Nella stagione 2017/18 i play off sono stati vinti dal Cosenza. La squadra calabra partiva dalla quinta posizione. Un pareggio al secondo turno, una doppia vittoria agli ottavi (proprio con il Trapani) e poi percorso netto fino alla finale vinta con il Siena. Le seconde classificate iniziarono direttamente dai quarti di finale. Südtirol e Catania si fermarono in semifinale. I toscani in finale.

L’anno prima le seconde furono il Parma che vinse i playoff, Alessandria e Lecce che terminarono la loro corsa rispettivamente in finale e nei quarti. Ma la composizione della griglia era diversa. Le seconde non riposarono così tanto come accadrà quest’anno e come avvenuto nella passata stagione. Le squadre, infatti, parteciparono dagli ottavi di finale. Un turno in più rispetto la stagione 2017/18 e addirittura due turni in meno rispetto quest’anno.

Nel 2015/16, vinse la post season una squadra arrivata seconda, il Pisa di Gennaro Gattuso. La struttura dei playoff era, però, totalmente diversa. Si qualificano ai play-off le seconde, le terze e le due migliori quarte classificate nei tre gironi e giocarono tutte dai quarti di finale, quindi senza la sosta che si prospetta per il Trapani.

Andando ancora più indietro, il 14 giugno 2015 il Como salì nella serie cadetta avendo battuto il Bassano Virtus (secondo posto) dopo che aveva conquistato la quarta posizione in stagione regolare. Un upset clamoroso visto che si era qualificato con l’ultima posizione utile.

Insomma, i dati sono altalenanti: non sempre partire dalla seconda posizione porta alla promozione, ma le statistiche dimostrano come negli ultimi quattro anni (da quando esiste la Serie C o Lega Pro unica) delle tre squadre classificate in seconda posizione, almeno una ha sempre raggiunto la finale per salire in B. Quest’anno la fortuna vuole che le finali siano due: sperare e sognare è decisamente lecito.

Tornando alla gara di questo pomeriggio, i primi minuti noiosi con le due squadre che si studiano a centrocampo. Al 19’ Cesaretti prova per la prima volta un’azione offensiva per la Paganese: il tiro, però, è ribattuto dalle gambe di Scognamillo. Una decina di minuti più tardi, Stendardo tenta la conclusione direttamente da centrocampo: vede Dini completamente fuori dai pali e ci prova. Al 33’ Tulli può sfruttare un buon contropiede ma il suo cross dopo essersi accentrato non viene raccolto dagli attaccanti granata. Il gol arriva al 41′: lo realizza Scognamillo sugli sviluppi di un’azione molta a confusa: Costa Ferreira mette in mezzo, Aloi tenta il tiro dalla linea dell’area ma la conclusione è deviata. Il difensore centrale si fa trovare pronto a centro area a realizza.

Nella ripresa Scognamillo va vicinissimo al raddoppio nuovamente dopo un’azione nata da un calcio d’angolo. La girata è potente ma poco precisa: la palla si spegne lateralmente. L’atteso gol del pari arriva al 16’ della ripresa con Scarpa che realizza il gol del pareggio grazie ad un calcio di punizione perfetto. Il tiro, partito dai 24 metri, è preciso: la palla si insacca alla destra di Dini. Ma, proprio allo scadere, ecco la doccia fredda per gli ospiti. Corapi batte un calcio d’angolo, Scrugli la mette in mezzo e Fedato insacca di testa. Con il minimo sforzo i granata portano a casa il massimo risultato.