La bozza è pronta: il PUDM di Trapani, il piano d’uso del demanio marittimo, presto verrà approvato. Se ne è parlato ieri al Comune durante due incontri. Di mattina con ordini professionali, associazioni di categoria, stakeholders e di pomeriggio e di pomeriggio con i rappresentanti politici e Istituzioni.
Il PUDM è un documento di pianificazione, previsto dalla Legge regionale 15/05, che individua le modalità di utilizzo del litorale marino della città e ne disciplina gli usi sia per finalità pubbliche, sia per l’esercizio di attività rimesse alla libera iniziativa e regolamentate attraverso il rilascio di concessioni marittime e ha come obiettivo lo sviluppo sociale, economico e urbanistico della costa.
Gli obiettivi principali del Piano Utilizzo Demanio Marittimo riguardano le demolizioni delle opere abusive non acquisite al demanio marittimo, il miglioramento dell’accessibilità alla costa, la messa in sicurezza e bonifica finalizzata ad un utilizzo residenziale o a esso assimilabile dei interessati in passato da fenomeni di discarica abusiva, riconversione delle concessioni demaniali esistenti destinate ad attività non connesse alla fruizione del mare, programmazione e razionalizzazione del rilascio di nuove concessioni demaniali marittime e la regolamentazione delle nuove connessioni per promuovere un uso ecosostenibile della fascia costiera.
“Per Trapani è uno strumento fondamentale – afferma il sindaco Giacomo Tranchida -, non era mai stato redatto e abbiamo accelerato per la creazione di questo documento. È bene ricordare come con la mancanza di PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), PUDM (Piano di utilizzo del Demanio Marittimo) e PAES (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) il Comune ha accesso a molti meno fondi comunitari: il nostro obiettivo è avere i pianti strategici redatti per essere pronti a intercettare risorse europee”.
Entrando nel dettaglio, l’assessora Andreana Patti spiega come nel PUDM siano presente le idee che l’amministrazione ha riguardo le coste. Si aspetta l’approvazione per renderlo pubblico ma l’assessore anticipa che “sono stati ipotizzati dei pontili per fruttare meglio gli arenili e, perché no, creare una mobilità via mare anche all’interno della città. Numerosi sono i progetti e siamo felici di aver avuto il contributo di tutti nello redigere il PUDM attraverso questi incontri aperti alle categorie di settore”.