Ripulite le acque del porto peschereccio di Trapani che, come spesso continua ad accadere, ieri erano invase da decine di contenitori di polistirolo e plastica usati per contenere ed esporre il pesce per la vendita e poi “smaltiti” in questa modalità che non solo è vietata dalla legge ma costituisce un pericolo per l’ambiente marino e un oltraggio al buon gusto e alla civiltà.
“Il luogo – hanno commentato il sindaco Tranchida e l’assessore Vassallo – viene mortificato e sfregiato da una minoranza di operatori del settore ittico con comportamenti e azioni inqualificabili, rivelando la più totale mancanza di rispetto per le norme di tutela ambientale e un disprezzo senza limiti verso le tradizioni e la cultura del mare della propria città”.
L’Amministrazione comunale ha segnalato già ieri la situazione all’Autorità di Sistema portuale – a cui compete la gestione dell’area portuale – e stamane è stato effettuato un intervento straordinario di pulizia con il recupero dei materiali inquinanti.
La questione relativa alla presenza di rifiuti in quell’area, è stata anche affrontata, nelle scorse settimane, nel corso di un incontro sul porto Trapani – a cui ha partecipato il presidente dell’Autorità di Sistema portuale Pasqualino Monti. È stata chiesto di incrementare l’attenzione e gli interventi di pulizia per evitare l’abbandono indiscriminato di rifiuti in uno dei luoghi più suggestivi del centro storico di Trapani.
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