“Trapani non si ferma”: lavoratori in piazza contro le limitazioni imposte dal Governo [VIDEO+FOTO]

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“L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro”, è la frase scritta su un cartellone che un manifestante alza al cielo. Ed è il lavoro – o meglio di poter lavorare – quello che hanno chieste i circa 300 partecipanti al flash mob di oggi pomeriggio in piazza Vittorio Emanuele, a Trapani, contro le misure adottate dal Governo nazionale per limitare la diffusione del Coronavirus.

A scendere in piazza contro il Dpcm dello scorso 24 ottobre – che impone limitazioni negli orari di apertura a bar, ristoranti e palestre – sono stati titolari e dipendenti delle attività commerciali che da ieri sono stati costretti a chiudere in anticipo o totalmente la saracinesca del loro locale.

L’iniziativa nata su Facebook “Trapani non si ferma”, guidata da Mario Signore, titolare di una pizzeria di Trapani, è stata un momento di contestazione nel rispetto delle regole e con l’unico scopo di far sentire la propria voce a chi, in questi mesi, sta cercando di arginare l’emergenza sanitaria ma anche economica e sociale che sta attraversando il Paese, a causa della pandemia da coronavirus. “Noi vogliamo solo poter lavorare e vogliamo che questa sia una manifestazione pacifica. Non consentiremo che accada quello che è successo a Napoli o a Torino, chiediamo solo di poter riaprire i nostri locali”, ha affermato Signore.

Il corteo da piazza Vittorio si è mosso in direzione via Fardella, paralizzando il traffico della centralissima strada della città. Una manifestazione pacifica ma tanta era la rabbia e l’amarezza negli occhi dei manifestanti. “Domani riapriamo i nostri locali”, è l’invito di uno dei partecipanti.

Assente l’Amministrazione comunale di Trapani. Eppure, è di ieri la dichiarazione del primo cittadino, Giacomo Tranchida, che annunciava l’impugnazione del Dpcm per sostenere tutti i lavoratori gravemente colpiti dalle ultime misure adottate dal governo.

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