Il mercatino domani non aprirà. Anzi, gli ambulanti alle 8 protesteranno pacificamente parcheggiando la loro automobile negli slot che solitamente sono loro assegnati. Insomma, una situazione che pare essere diventata un vero e proprio muro contro muro tra i commercianti che chiedono la riapertura e l’Amministrazione Comunale di Trapani che non intende autorizzare il tutto finché gli ambulanti non si costituiranno in associazione temporanea di imprese per gestione del mercatino, rispettando le linee guida imposte dal governo nazionale e regionale a riguardo.
Uno degli ambulanti, Baldo Sinacori, spiega che la protesta nasce perché “il sindaco Tranchida Giacomo vuole che ci mettiamo in autogestione. L’autogestione è la gestione di un’impresa o di un’azienda da parte dei lavoratori in essa occupati: noi non siamo una azienda ma lavoriamo come partite IVA su suolo pubblico di cui il sindaco è il garante. Per questo – spiega Sinacori – paghiamo il suolo pubblico che copre una serie di costi. È il sindaco che deve autorizzare l’esercizio pubblico nel suo comune secondo normativa vigente. La nostra iniziativa non può determinare l’amministrazione del suo suolo pubblico che è dovere e obbligo del Comune”.
Lo schema proposto dall’Amministrazione Comune di Giacomo Tranchida ricalca quello già in atto al mercato del Contadino del sabato mattina affidato a Coldiretti e FederAgri. La differenza sostanziale sta nel fatto che nel mercato del Contadino i commercianti sono meno di 30. Al mercatino di Trapani, solitamente, si ha 250 aziende che partecipano.
“È il Comune – accusa Baldo Sinacori -, nella rappresentanza del sindaco, che decide la gestione del territorio. Nel nostro caso vi è un chiaro intento di deresponsabilizzazione da parte dell’ente comunale nei confronti dei lavoratori. Noi non firmiamo un atto notarile a spese nostre che depone nelle nostre mani rischi sanitari e/o di ordine pubblico. Inoltre, ci è stato chiesto di fornire, sempre a spese nostre, i bagni e le persone della Protezione Civile per la sicurezza. Troppo facile così. Bisogna assumersi le responsabilità come primo cittadino della città e non delegare i rischi ai lavoratori. Se non è in grado di gestire la situazione perché non si dimette?” conclude il commerciante che questa mattina manifesterà a piazzale Ilio.
Il Comune non è nelle condizioni di poter gestire il controllo del mercatino. Questo è dovuto da molteplici problemi, tra tutti una carenza cronica di personale nella Polizia Locale dove l’organico è ridotto all’osso. Confesercenti ha inviato una lettera al Comune dove formalizza la richiesta di assegnazione della gestione mercatino del giovedì di piazzale Ilio ma a questo punto bisogna capire in quanti si adegueranno e formeranno l’associazione temporanea di imprese. Gli ambulanti sono pronti allo scontro, e la palla, così, passerà nuovamente al Comune che dovrà decidere sul da farsi.