La Giunta di Giacomo Tranchida fa un altro passo avanti verso il Bilancio di previsione 2020. È stato approvato, infatti, il Documento Unico di Programmazione 2020/22 propedeutico all’approvazione del documento principe dell’Amministrazione comunale.
“Le difficoltà e le sfide da affrontare all’alba di una nuova stagione politica ed amministrativa – si legge nel documento – , in una condizione generale di crisi ed in un contesto di precarietà istituzionale, sono molteplici e sono state pesantemente acuite, in maniera esponenziale, dall’emergenza sanitaria mondiale esplosa a causa della pandemia da Covid-19 che ha inevitabilmente determinato uno stravolgimento della programmazione pluriennale con esiti ancora incerti sul lungo periodo”.
Una programmazione, quindi, duramente rivista a causa della pandemia. “Infatti, a meno di due anni dall’insediamento al governo della Città di Trapani, questa Amministrazione comunale – afferma il sindaco Giacomo Tranchida nella presentazione del DUP – si trova a dover gestire la situazione economico – sociale più grave del XXI secolo causata dalla emergenza sanitaria mondiale da COVID–19 che sta causando centinaia di migliaia di vittime nel mondo”.
Le problematiche sono state molteplici ma l’azione governativa non si è fermata. “Non sono mancate le difficoltà. Basti pensare che alcune delle attività programmate per la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico locale sono state al momento bloccate a causa di tutte le posticipazioni degli eventi determinati dall’emergenza sanitaria”.
L’amministrazione fa riferimento principalmente alla candidatura della città di Trapani a “Capitale italiana della Cultura per il 2021” (slittata al 2022) ed all’organizzazione della 58° edizione dell’Europeade – Trapani 2021 (posticipata al 2022), ma anche di tante altre attività ed eventi che a causa dell’emergenza sanitaria e della pandemia da Covid-19 non potranno essere proposte. Il primo obiettivo dell’Amministrazione, però, è quello di porre il cittadino al centro del Comune, con il lavoro come priorità.
“La macchina amministrativa necessita di una revisione completa – viene affermato nel documento -, una sorta di tagliando, che produca maggiore efficienza, minore spesa, nuovi e più funzionali servizi. Un’opera di risanamento che abbia come obiettivo non secondario l’avvicinamento ai bisogni reali dei cittadini, anche di quelli delle frazioni e dei quartieri/rioni periferici, che preveda la piena applicazione dei principi di legalità e trasparenza, garantendo realmente ai cittadini un controllo diffuso sull’operato del Comune e sull’utilizzo delle risorse economiche e finanziarie. Un percorso di rinnovamento e cambiamento “culturale”, che coinvolga tutta la città: dai cittadini più piccoli, i bambini, alle nuove generazioni, dalle associazioni locali ai volontari che operano nel sociale. Un processo che deve declinare una strategia di “sviluppo nella legalità”, che dopo aver riportato il cittadino “al centro” e aver attuato politiche di vero rinnovamento etico e culturale, deve realizzare le condizioni per attrarre risorse, creare posti di lavoro, facilitare l’attività d’impresa ed il commercio. Con l’obiettivo di fare di Trapani una città in grado di fornire servizi efficienti, al passo con i tempi, coerenti con i bisogni dei i cittadini e con le esigenze di sviluppo sociale ed economico del territorio”.