Trapani: la camera di commercio si unisce alla protesta nazionale

Oggi una delegazione, in rappresentanza dei 115 tra dipendenti e pensionati della Camera di Commercio di Trapani, ha partecipato alla mobilitazione nazionale tenutasi oggi a Roma per dire “no” ai tagli, ad iniziare dal dimezzamento del diritto annuale, chiedendo la salvaguardia delle funzioni e del ruolo degli enti camerali.
Inoltre stamattina, a Trapani, si è tenuta un’assemblea del personale, nel corso della quale i dipendenti hanno ribadito la loro contrarietà alla riforma “al buio” delle Camere di Commercio italiane, temendo ripercussioni sui servizi resi alle imprese di riferimento sul territorio e preoccupazione sul loro futuro occupazionale, unitamente al personale già in quiescenza.

La riduzione dell’imposta porterà in Sicilia ad una diminuzione delle entrate di circa 23 milioni di euro, con una possibile perdita di un centinaio di posti di lavoro, relativamente al personale a tempo determinato ed i dipendenti delle Aziende speciali.
Un risparmio medio per singola impresa di 5,2 euro al mese. Questi i “benefici” del taglio del 50% del diritto annuale versato dalle imprese alle Camere di Commercio deciso dal Governo col decreto legge 90/2014. L’incidenza del Sistema camerale sulla spesa pubblica nazionale rappresenta lo 0,2%, pari a 1,8 dei 715 miliardi di spesa pubblica primaria.

Il personale della Camera di Commercio di Trapani è pronto ad intraprendere lo stato di agitazione ad oltranza.