Trapani, il coronavirus non ha fermato l’estate culturale

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Nonostante il coronavirus l’estate trapanese è stata ricca di cultura ed eventi. Il Comune, insieme all’Ente Luglio Musicale Trapanese e alla Biblioteca Fardelliana, non ha fatto mancare il suo apporto anche se è stato necessario diminuire il numero di spettacoli e di presenze degli spettatori in ottemperanza alle norme anti Covid.

“Devo dire che rispetto quelle che erano le aspettative della primavera del periodo lockdown, alla fine è andata bene” spiega l’assessora comunale alla Cultura Rosalia d’Alì.

“Le aspettative – racconta – erano nere: quando abbiamo riaperto il 3 giugno con la possibilità di uscire non si avevano ancora le regole e si navigava a vista. Non sapevamo se avremmo potuto riaprire il teatro Di Stefano ma abbiamo immediatamente ipotizzato cosa fare. Poi la situazione si è delineata e ci siamo fatti trovare pronti”.

Cinema, teatro, opere liriche, balletto, concerti, rappresentazioni e libri: un calendario di tutto rispetto in una stagione estiva decisamente particolare.

“Siamo soddisfatti sia dal punto di vista della riuscita sia dal punto di vista della sicurezza che abbiamo potuto garantire. Tutto questo è stato possibile grazie alla grande collaborazione e la sinergia che c’è tra il Comune e le sue partecipate in particolare l’Ente Luglio Musicale Trapanese e la biblioteca Fardelliana. Insieme, in sinergia, siamo riusciti a confermare tutta una serie di appuntamenti importanti riaprendo tra tante difficoltà il teatro Giuseppe Di Stefano della Villa Margherita dove si è potuto a luglio organizzare un piccolo cinema all’aperto per i bambini proprio perché abbiamo voluto pensare anche all’utenza che era stata la più danneggiata dall’avvento della pandemia”.

Tutto è stato garantito in sicurezza, con il distanziamento sociale e gli ingressi del teatro settorializzati. Ad ogni spettatore è stata misurata la temperatura corporea prima dell’ingresso e tutto si è svolto alla perfezione: un meccanismo oliato e ben studiato dalle tre realtà che sempre di più riescono a collaborare negli ultimi mesi grazie alle loro diverse competenze.

Ma il lavoro non è ancora concluso. L’amministrazione comunale di Trapani, infatti, aspetta di conoscere il risultato della candidatura della città a Capitale Italiana della Cultura. Il dossier è stato modificato dopo la candidatura per il 2021. Ora si corre per il 2022, anno in cui si svolgerà anche Europeade, la più importante manifestazione folk in Europa. Insomma, tutti aspettano che il virus possa sparire per tornare ad avvicinarsi, a ballare e a emozionarsi senza la paura del Covid.