Due file in un supermercato: una per coloro che devono ritirare il buono spesa comunale e una per tutti gli altri. Una divisione netta, inaccettabile, che viene denunciata dalle consigliere del Movimento 5 Stelle Chiara Cavallino e Francesca Trapani.
“Abbiamo appreso da più cittadini – affermano le due pentastellate – una situazione inverosimile e che non possiamo tacere: una lunga fila in una cassa dedicata per tutte quelle persone che devono ritirare la tessera per fare un po’ di spesa. Qualche tempo fa, abbiamo mostrato grande apertura a questa amministrazione e la stessa si è aperta a noi per un sano confronto, sia in termini d’idee che di ricerca di soluzioni. Se avessero chiesto il nostro parere, non solo poiché membri di opposizione ma, soprattutto, perché i soggetti più vicini – sia in termini di fiducia a noi data sia per il ruolo ricoperto – ai cittadini, avremmo spiegato loro che nel 2020 è impensabile che la distribuzione dei buoni spesa avvenga all’interno dei supermercati. È mortificante, sia per noi che cerchiamo di difendere questa collettività che per coloro che, in un momento come questo, con grande umiltà si sono rivolti all’amministrazione e che oggi si ritrovano “sbandierati ai quattro venti”. Oggi questi sono stati i poveri due volte, senza un euro e senza privacy”.
Il Comune ha stabilito per famiglie di 1 o 2 persone, in assenza di minori, un budget di 200€ al mese, per famiglie di 3 o 4 persone in assenza di minori 300€, per famiglie di 5 o più persone 400€, per famiglie con minori 400€. Per ogni nucleo famigliare (come da stato di famiglia) non si potrà ripetere la richiesta di aiuto alimentare prima che siano state soddisfatte tutte le richieste inevase, e comunque non prima che sia trascorso l’arco temporale riferito al contributo alimentare concesso.
“Ci chiediamo come mai – concludono Trapani e Cavallino – il dirigente preposto non abbia deciso di predisporre, ad esempio, un front Office dedicato e abbia invece optato per tale vergognosa situazione, oppure come mai l’assessore permetta una simile mortificazione della dignità di tanti nostri cittadini. La nostra non vuole essere la solita solfa critica nei confronti di questa amministrazione. Piuttosto, un appello al buon senso, al buon senso del dirigente dei Servizi Sociali, dell’assessore con delega ai Servizi Sociali, di ogni membro della giunta e del sindaco”.
Il vicesindaco con delega ai Servizi Sociali, Enzo Abbruscato, sottolinea come l’iniziativa “censurabile” è stata del singolo punto vendita. “Mi era stata segnalata l’anomalia ma non fatta in mala fede. Dopo 30 minuti, la situazione era già stata risolta: non succederà più. Cercheremo di porre ancora più attenzione nel delicato e ingrato compito di governare anche gli imprevisti di tale portata, ancorché davvero non imputabili alla volontà dell’amministrazione”.
Ne abbiamo parlato direttamente con l’assessore in questo podcast: clicca qui
Sono 27 i supermercati che hanno aderito all’iniziativa e sono in uno si è creato questo spiacevole inconveniente.
Il sindaco Tranchida difende l’operato dell’amministrazione: “È la prima volta che accade rispetto a una distribuzione di più di mille e duecento bonus nei vari supermercati. Ritengo che chi strumentalizza politicamente questo accaduto abbia perso l’occasione per tacere visto che si tratta chiaramente di un incidente e non di una linea guida dettata da noi. La scelta di far distribuire i buoni ai supermercati è stata proprio per tutelare la privacy dei cittadini ed evitare assembramenti in uffici comunali”.