Trapani Calcio, presentata la nuova dirigenza granata

Con il 2020 parte il nuovo corso del Trapani Calcio con la proprietà, rappresentata da Fabio Petroni, ha presentato i due nuovi componenti del CdA della società granata: il nuovo presidente Pino Pace, attuale presidente della Camera di Commercio di Trapani, e il nuovo vicepresidente con delega alla comunicazione, marketing e relazioni esterne Massimo Marino.

“Esprimo soddisfazione per le scelte fatte” afferma. “Per noi avere come presidente colui che guida la camera di commercio e un imprenditore come massimo marino è un vanto. Volevamo aumentare il livello di rappresentatività siciliana e siamo soddisfatti. Siamo con la Sicilia e per la Sicilia. Vogliamo rendere il Trapani Calcio una società modello. Prima di accettare questo incarico il nuovo presidente e vicepresidente hanno visto le carte e tutto è stato risanato. È una società dove i calciatori piangono quando vanno via e fanno la fila per arrivare. Sotto il profilo dei conti noi siamo assolutamente sereni e soddisfatti”.

Tanti sono gli acquisti negli ultimi giorni. Oggi Moussa Sow è in città e si appresta a firmare un contratto con la compagine granata dopo le visite mediche di rito. L’attaccante senegalese, ex capocannoniere del campionato francese, si aggiunge agli acquisti di Dalmonte, Coulibaly e Buongiorno.

Il presidente Pino Pace ha sottolineato che prima di accettare il ruolo ha posto delle condizioni.

“Dobbiamo mantenere la Serie B con l’acquisto di nuovi calcatori: la proprietà si è mossa immediatamente. Vogliamo che più persone possibili investano in questo territorio. Dobbiamo fare squadra e ci sarà massimo impegno affinché il Trapani rimanga in questa serie. Ho accettato per l’amore di questa città e di questo territorio. L’obiettivo è trovare nuovi sponsor”.

L’imprenditore Massimo Marino si occuperà di comunicazione e marketing. “La proprietà non dato nessun obiettivo economico ma è chiaro che dobbiamo convincere più persone possibili ad investire nel progetto Trapani. Respingo qualsiasi possibilità che ci possa essere un conflitto di interessi con la mia attività aziendale. Siamo la massima espressione sportiva siciliana, credo che il campanilismo debba essere messo da parte. Vorrei che la società inizi un periodo di pacificazione con la stampa. Il direttore Mangiarano sta lavorando per un progetto dell’hospitality per i giornalisti. È chiaro che la mia delega alla comunicazione la voglio rendere operativa”.