Trapani Calcio e bando andato deserto: parla il sindaco [AUDIO]

Un approfondimento che abbiamo voluto estendere al collega di Repubblica Fabio Tartamella: ecco anche il suo punto di vista

Sono momenti concitati per capire cosa accadrà dopo che il bando per la creazione di una squadra di calcio per il campionato di Serie D è andato deserto. Il pallino rimane ancora tra le mani del Comune che, come già detto ieri, aspetta che qualcuno si faccia vivo. È fondamentale la seconda frase del comunicato stampa del primo cittadino di ieri: “L’Amministrazione non si arrende all’idea che non vi siano soggetti interessati a far ripartire il calcio a Trapani e perciò comunica la propria disponibilità, fino al giorno 11 maggio 2021, a valutare i progetti economico sportivi che i singoli imprenditori vorranno presentare per ottenere l’accreditamento previsto dalle norme Federali”.

Insomma, situazione non ancora conclusa e proprio per questo motivo, il sindaco ha spiegato in una intervista audio alla redazione di Trapanisi.it i vari passaggi futuri:
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Un approfondimento che abbiamo voluto estendere al collega di Repubblica Fabio Tartamella che nell’edizione odierna del quotidiano ha sottolineato come la situazione sia in stand by. “La vicenda legata a De Picciotto – scrive Tartamella – è la plastica rappresentazione di come Trapani sia in una fase di regresso e di incapacità nel saper curare i propri interessi. Dopo la tristissima vicenda del fallimento del club granata, che aveva ottenuto la salvezza sul campo in serie B, è stato un susseguirsi di autogol di cui è difficile dare spiegazione. Dopo aver regalato credibilità e ospitalità alle proprietà precedenti, di cui certo non era difficile intuire come stessero accompagnando il Trapani verso la scomparsa, si è scelto di traccheggiare e non dare piena fiducia ad un imprenditore come De Picciotto, che ha già un piede nel calcio, gode di solidità finanziaria invidiabile e ha già effettuato un investimento immobiliare molto importante in città, acquistando il palazzo della ex Banca d’Italia”. Ecco le parole del giornalista trapanese ai microfoni di Trapanisi.it. Clicca play per ascoltare:
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