Ristruttura e ridare lustro all’antica torre dell’Osservatorio Meteorologico, nel cuore della città. Questo è l’obiettivo della Giunta di Giacomo Tranchida che ha approvato un progetto esecutivo dei “Lavori di restauro e risanamento conservativo dell’immobile Osservatorio Meteorologico” di via Torrearsa, ad angolo con via delle Arti.
Il progetto da 429.376,01 euro verrà presentato per la richiesta di finanziamento alla Regione all’interno del
bando pubblico “Rigenerazione e sviluppo urbano” diretti ai Comuni con popolazione interiore ai 60.000 abitanti”.
Il RUP è l’architetto Antonino Alestra del Comune e la progettista, l’architetto Anna Cammarata. La Torre metereologica fa parte del complesso monumentale destinato al Dipartimento Provinciale del tesoro, da cui l’edificio trae origine dal 31/12/1460, quando Pio II autorizzò l’Ordine domenicano ad edificare nel cuore di Trapani, sulle rovine della chiesa bizantina di Santa Sofia, costruita per ordine del generale Belisario, un convento denominato “Badia Nuova”.
Ultimati i lavori nel 1488, il monastero fu affidato alle suore Domenicane. L’edificio originario fu progressivamente ampliato, acquisendo gli immobili limitrofi fino alla Torre dell’Orologio di Palazzo Cavarretta.
Il Complesso comprendeva, oltre alla chiesa una galleria e un chiostro alberato. La Trasformazione si ebbe verso la seconda metà del XIX secolo, il monastero divento scuola elementare femminile, successivamente l’acquisizione dei beni ecclesiastici al demanio dello Stato.
L’Osservatorio occupa l’antica torre dell’ex-Monastero di Maria SS. del Soccorso la cui costruzione risale al 1880, la proprietà della Torre appartiene al Comune di Trapani fin dal 1891, su assegnazione dello Stato che la sottrasse al Fondo Culto. Tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo la Torre fu utilizzata come Osservatorio Meteorologico.
L’intervento progettuale prevede la verifica e la sostituzione delle travi lignee ammalorate che costituiscono la struttura portante degli orizzontamenti intermedi; la sostituzione dei listelli in legno ammalorati; la collocazione di nuovi infissi con secondo il disegno originale; il rinforzo e consolidamento delle pareti in muratura con sarcitura delle lesioni con pezzi di mattoni e intonaco a base di calce idraulica; nuovi pavimenti in cotto di forma rettangolare 30×30; la sistemazione dell’esistente impianto di smaltimento delle acque mediante la sostituzione delle gronde; l’impermeabilizzazione del solaio di copertura con guaina prefabbricata; la realizzazione di nuove scale e ringhiere in ferro.
L’obiettivo, secondo quello che scrive Anna Cammarata nella sua relazione, è quello “della messa in sicurezza della struttura mediante consolidamento dei solai e delle murature e la realizzazione di nuovi infissi al fine di evitare le infiltrazioni di acqua piovana, altro fine è quello di restauro e risanamento conservativo al fine di consentire il recupero attraverso il restauro dell’antica torre, bene di interesse storico artistico della città di Trapani”.
Gli interventi proposti sono volti a rendere il bene restaurato fruibile nel corso degli anni per la Città di Trapani anche per una futura destinazione di possibile fruizione pubblica, a fini turistici per esempio. Dalla Torre sarà possibile ammirare il paesaggio della città di Trapani per sua grande bellezza, al fine di valorizzare e promuovere il territorio.
Il cronoprogramma è chiaro: se tutto dovesse iniziare il 25 ottobre 2021, secondo il progetto, il cantiere si potrebbe chiudere il primo giugno 2022: 219 giorni in totale, poco più di 7 mesi.
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