«Ai giovani trapanesi garantiamo serietà e impegno – non posti e prebende politiche pro domo sua come nei desiderata del giovane/vecchio consigliere Lipari».
Nell’annunciare una querela verso il primo cittadino, il consigliere comunale Giuseppe Lipari aveva fortemente criticato l’operato di Giacomo Tranchida che, però, non ci sta e risponde.
«Ho sporto querela per diffamazione – aveva affermato Lipari- anche per difendere un’intera generazione di giovani, insultata e sbeffeggiata da chi gattopardescamente aveva promesso illusori cambiamenti ed invece si è circondato di vecchia politica».
Il sindaco spiega che «grazie anche all’accordo quadro “Trapani Innovazione” con qualificati partners, intese inter-istituzionali e finanziamenti per realizzare a Trapani luoghi e occasioni di alta e specialistica formazione (soprattutto nel settore delle nuove tecnologie) con accesso al mondo del lavoro attraverso anche il co-working.
Circa l’evoluzione dei processi temerari intentati dal Lipari, che dire: non mi lascio intimorire e alla serena valutazione della magistratura affido le sentenze, rifuggo pertanto da perder tempo con le esternazioni puerili, di ben altro si occupa il sindaco della Città di Trapani».
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