Tranchida contro tutti e tutti contro Tranchida: sfilza di querele in arrivo

TRAPANI. La conferenza stampa di Tranchida e della Toscano di ieri tiene ancora banco. Tanti sono i nomi tirati in ballo e tante sono state le risposte maturate dopo la discussione politica avvenuta nella sede del movimento “Per Erice che Vogliamo”.

Luigi Manuguerra ha inoltrato un audio dove dichiarava che, dopo aver querelato la Toscano, stessa sorte sarà riservata a Giacomo Tranchida. Viene chiesto il diritto all’oblio visto che il sindaco di Trapani l’ha più volte apostrofato come “pluripregiudicato” offendendo anche il suo percorso di legalità intrapreso negli ultimi anni.

Anche la famiglia Ruggirello di è mossa inoltrano un messaggio.
“Avendo appreso da più fonti di dichiarazioni dal chiaro intento diffamatorio rese dal Sindaco Tranchida nei confronti del de cuius Giuseppe Ruggirello, durante la conferenza stampa attinente alle vicende giudiziarie ericine, i sottoscritti contestano nella maniera più categorica qualunque tipo di associazione criminale e/o mafiosa ARTIFICIOSAMENTE E MALIZIOSAMENTE trasudata dalle parole del Tranchida nei confronti dell’imprenditore Giuseppe Ruggirello e ci si riserva di difenderne la memoria in ogni sede opportuna perché l’arte del mascariamento abbia a cessare. Il mirato ma maldestro attacco del Tranchida non solo è fuori luogo ma anche non veritiero, atteso che Giuseppe Ruggirello è morto nel lontano 1995 e il processo Pellegrino è postumo agli anni 2000… sic!
GLI EREDI
BICE, LUCIA E PAOLO RUGGIRELLO”.

Infine anche l’ex consigliere Vito Mannina, padre di Simona (consigliera di opposizione di Erice) è intevenuto pubblicamente.
“Seguendo la conferenza stampa dei due sindaci di Trapani ed Erice ho immediatamente notato la mancanza totale di contenuti degli stessi, che invece di porre i dovuti chiarimenti sui tristi fatti che riguardano il territorio Ericino hanno spostato l’attenzione su fatti accaduti anni or sono quando il ragioniere Tranchida che tanto si vanta di aver scardinato un qualche sistema, neanche esisteva.
Ma la cosa che più sorprende è associare il mio nome ad un sistema dice lui, mafioso, di interessi personali, e che vedeva coinvolti, a suo dire, l’imprenditore Ruggirello e l’On. Bartolo Pellegrino, processo in cui il mio nome non fu mai coinvolto come indagato o peggio imputato.
Ciò che dimentica il caro Sindaco è che NON ESISTE processo che mi riguarda né quando lui era bambino e neppure quando diventò così adulto da scardinare un tal sistema.
Il suo unico scopo nel fare il mio nome è quello di delegittimare il buon lavoro che mia figlia, in totale autonomia, sta portando avanti ad Erice, ma purtroppo per lui, con noi non riesce il suo solito giochetto, appartenente ad una strategia della retorica utilizzata dai sofisti in cui veniva contestata non l’affermazione dell’interlocutore ma l’interlocutore stesso, con noi non riesce perché in 40 anni di onorevole servizio per la cosa pubblica il mio nome NON è mai stato sporcato da vicende giudiziarie o interessi personali.
Invito, piuttosto, i sindaci a chiarire la loro posizione con le autorità competenti laddove necessario e ad assumersi la responsabilità, perlomeno politica, di quanto è avvenuto, avviene ed avverrà ad Erice.
Auguro buon lavoro agli stessi riservandomi, dopo attente valutazioni, di tutelare nelle sedi competenti il mio buon nome utilizzato ad arte dagli stessi”.

Insomma, sembra che la tempesta si pronta a esplodere contro l’attuale sindaco di Trapani che ha parlato apertamente di una regia contro quelli che sono i suoi modi. Tranchida si definisce scomodo, probabilmente poco apprezzato da chi lo ha preceduto. Con il “mascariamento” che viene invocato da Tranchida.

Da anni ci sono faide che si intrecciano e, in un modo o nell’altro, incidono sul quieto vivere della città. Prima finiranno e prima Trapani, e la sua provincia, potranno crescere dal punto di vista culturale, economico e funzionale.