Torre di Marausa abbandonata: consigliere chiede la revoca della concessione

Una torre chiusa, inutilizzata, ferma e senza un apparente futuro. Per questo motivo il consigliere Massimo Toscano vorrebbe applicare ciò che già sta avvenendo anche con altri immobili comunali anche con la Torre di Marausa, chiedendo che venga salvaguardato dall’incuria e torni a disposizione della cittadinanza.

“La Torre di Marausa nel 2017 a seguito di un regolare bando denominato “Cammini e Percorsi” è stata concessa dall’agenzia del Demanio ad un privato per la concessione e il riuso e nello specifico per la realizzazione di un B&B, e quindi non più fruibile alla cittadinanza. E’ vero, sul bando pubblicato il privato è incolpevole e tale bene non ha mai suscitato l’interesse delle precedenti  amministrazioni che non hanno richiesto la disponibilità dello stesso, così come risulta che l’attuale privato ha cercato in parte di rendere il bene fruibile alla collettività, ma questo non esclude che il bene si trova ancora non utilizzato e come se non bastasse lo scempio nell’individuazione della destinazione, uno dei simboli Trapanesi in questi circa tre anni di concessione è rimasto chiuso senza che nessuno si sia premurato di salvaguardarlo: nel frattempo sta cedendo all’intemperie risultando abbandonato al degrado più assoluto, nonostante vanti alle spalle una gloriosa storia. Non sono contrario all’utilizzo privato di un bene ma pur sempre quando questo avviene contestualizzato rispettandone la storia e le caratteristiche”.

È conosciuta come la torre di Marausa, ma questo rudere, che si trova all’inizio del litorale della frazione trapanese quasi a dare il benvenuto ai visitatori che vanno a fare il bagno o a passeggiare lungo il litorale, viene anche chiamata torre di San Francesco, perché un tempo apparteneva per donazione al convento di San Francesco d’Assisi di Trapani. Un altro nome che fu dato alla torre fu quello di Algagrossa, perché il litorale di Marausa ha bassi fondali, dove si scorgono le grosse alghe che danno il nome, per l’appunto, alla contrada, ma il nome sicuramente più famoso per gli abitanti di Marausa ed è tra l’altro quello che si trova in vari documenti e carte geografiche, è sicuramente quello di Torre di Mezzo, perché appunto sta in mezzo ad altre due torri come quella di Nubia e San Teodoro; raramente è detta pure Torre di “Paceco” con riferimento al fatto che inizialmente quando fu costruita nei primi anni del XVII secolo apparteneva ad un nobile di Paceco.

Questa torre fu costruita nell’ambito di un vasto programma di difesa che coinvolse le città siciliane della costa e del primo entroterra perché nel corso del XVI secolo le incursioni dei pirati barbareschi e saraceni costituirono una minaccia, per cui nel 1584 si mise mano ad un progetto per la fortificazione di più di 150 torri lungo le coste siciliane per la difesa delle città che si affacciavano sul mare.

Massimo Toscano inviterà “formalmente l’Agenzia del Demanio, ad attivarsi per la salvaguardia di questo bene con la revoca della concessione rilasciata all’inerte privato”.