Tonnara di Favignana, la Castiglione cede la sua quota ad azienda siciliana

Dopo le polemiche seguite alla ripartizione delle quote tonno con la Tonnara di Favignana assegnataria di sole 14,5 tonnellate concesse dal decreto Manzato, la “Nino Castiglione” ha raggiunto un accordo con la “Euromar” di Aci Castello per il trasferimento temporaneo a quest’ultima di una quota tonno “fino a un massimo” di 12,2 tonnellate.

Secondo la documentazione in possesso della Dire, la storica azienda trapanese ha sfruttato una possibilità offerta proprio dal contestatissimo decreto firmato dal sottosegretario all’Agricoltura, Franco Manzato, finito al centro delle polemiche politiche negli ultimi giorni perché ritenuto poco vantaggioso per la Tonnara di Favignana che era tornata in attività dopo anni di fermo.

Il decreto, infatti, prevede che “i contingenti individuali di cattura” possano essere oggetto di “operazioni di trasferimento temporaneo” nell’ambito di due tipologie di pesca: con reti a circuizione, sistema adottato dalla “Euromar” e regolarmente autorizzato dal Ministero, e con tonnara fissa.

La “Nino Castiglione”, infatti, non ha ritenuto la quota stabilita per Favignana sufficiente a garantire la sostenibilità economica dell’investimento necessario per la campagna di pesca – si parla di circa 800mila euro – e ha ritenuto quindi più conveniente cedere la propria “quota residua” di tonno “fino a un massimo di 12,238 tonnellate”.

L’accordo tra le due aziende siciliane sottoscritto lo scorso 6 giugno, dovrà però ottenere il via libera definitivo dal Mipaaf.

Intanto il sottosegretario Maurizio Santangelo ha reso noto di aver chiesto, già nei primi giorni del mese di luglio, un tavolo tecnico al Ministero con tutti gli operatori della pesca del tonno rosso “per rivedere nel rispetto della sostenibilità economica del comparto, una maggiore equa ripartizione delle quote. Chi potrebbe dire che le tonnare fisse in generale non rappresentano la tradizione della pesca del tonno rosso? La storia in tal senso non può esser smentita, cioè che la tonnara di Favignana fa parte di questa storia. A questo punto bisogna ristabilire anche una equità economica tra tutte le tonnare autorizzate”.