A dieci giorni dall’arresto dell’imprenditore trapanese Matteo Bucaria – accusato di essere il mandante del tentato omicidio del cognato Domenico Cuntuliano – la vicenda giudiziaria si arricchisce di un nuovo importante tassello.
Gli uomini della Squadra Mobile, sulla base delle indicazioni fornite in un recente interrogatorio da Gaspare Gervasi, in carcere da anni come esecutore materiale del tentato omicidio avvenuto nel marzo 2013 nelle campagne di Paceco, hanno condotto per ore una minuziosa attività di ricerca dell’arma del delitto, fornitagli a suo tempo da Bucaria, in un’impervia campagna del Trapanese.
Prima di ferragosto la svolta, quando gli investigatori, insieme alla Polizia Penitenziaria che scortava il recluso, hanno rinvenuto il fucile a canne mozze che l’uomo aveva nascosto tra alcune rocce, prima di essere arrestato, dopo averlo avvolto in un sacco di cellophane nero. L’arma è stata ora sequestrata e su di essa saranno condotti degli accertamenti tecnici specialistici.
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