Teneva un cinghiale in giardino, condannato un 74enne

Un cacciatore di San Vito Lo Capo è stato condannato ad una maxi ammenda di 10.000 euro per aver detenuto illegalmente, nel 2017, un cinghiale nel suo giardino.
I fatti risalgono al 2017: l’uomo, 74enne, era chiamato a rispondere detenzione illecita di animali che costituiscono pericolo per la salute e l’incolumità pubblica e per la detenzione dell’animale in condizioni incompatibili con la propria natura.

L’intervento dei Carabinieri era scattato in seguito ad una segnalazione giunta al presidente del Noita onlus Enrico Rizzi che contattò anche l’allora sindaco Matteo Rizzo per metterlo a conoscenza del fatto e chiedergli di autorizzare la liberazione del cinghiale che, come riferito dallo stesso cacciatore, proveniva dalle montagne limitrofe. Il sindaco autorizzò la liberazione che fu effettuata poche ore dopo.

L’uomo – riferisce Rizzi – oltre che pagare l’ammenda, dovrà anche risarcire con 1000 euro il Noita onlus. Il processo è stato seguito dai legali di fiducia dell’animalista, gli avvocati Alessio Cugini e Salvatore Galluffo, rispettivamente del Foro di Roma e di Trapani