L’argomento lo avevamo trattato due giorni fa nel nostro REPORTAGE in cui abbiamo proposto le audio-interviste a due agronomi ed al sindaco di Paceco.
Oggi sull’abbattimento degli alberi della piazza Vittorio Emanuele a Paceco – che tanto clamore ha destato nei giorni scorsi – prende posizione anche Comitato Pro Eritrine di Trapani che ha reso nota la lettera inviata al sindaco Scarcella.
“A proposito dell’indiscriminato taglio di alberi effettuato nella piazza Vittorio Emanuele, privata dei suoi alberi di Pino domestico, che servivano ad abbellire la stessa e a dare refrigerio nelle torride giornate estive ai cittadini pacecoti – si legge nella nota – il Comitato spontaneo pro Eritrine di Trapani esprime il dispiacere e il profondo dolore per
quanto effettuato dall’Amministrazione che Ella rappresenta. Con un colpo di mano sono stati tagliati tutti gli alberi (esclusi alcuni esemplari posti a ovest della piazza) che insistevano nella piazza stessa senza che sia stato messo in conto l’impatto ambientale di tale decisione. Qualunque motivazione abbia condotto l’amministrazione a tale gesto, che, secondo noi, Comitato spontaneo pro Eritrine di Trapani non è giustificata in alcun modo, c’è da fare l’amara riflessione che da parte delle
amministrazioni pubbliche del nostro territorio, il verde pubblico viene considerato un accessorio da “tollerare e sopportare” con provvedimenti al limite della irrazionalità e il Comune di Paceco, con questa operazione, rientra pienamente in questa categoria”.
“Non si possono abbattere tutti gli alberi – prosegue il Comitato – e lasciare la piazza come una landa deserta. Si poteva tagliare a file alterne o ad alberi alterni e permettere la piantumazione di alberi come i lecci, carrubbi, come suggerito da alcuni agronomi nella stessa mattinata dell’abbattimento o altre piante come le Melie o Brachychiton che, nella fase giovanile, vogliono essere in ombra. Non si taglia d’estate, per l’ombra e il fresco che gli alberi portano ma in autunno. Non si può programmare un abbattimento senza progetto di ripiantumazione. Sarebbe stato opportuno avvisare la cittadinanza con volantini e una pannello per spiegare cosa si stava facendo”.
“Alla luce di quanto successo – conclude la nota – visto ormai che il crimine (ci spiace dover usare tale vocabolo, ma per noi l’abbattimento di un albero è la soppressione di un essere vivente) è stato compiuto, auspichiamo che l’Amministrazione predisponga per l’immediato la piantumazione di nuovi alberi al posto di quelli recisi e distrutti”.
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