Strage di Pizzolungo, Margherita Asta: “Il senso al mio dolore è l’impegno di tutti per sconfiggere le mafie” [AUDIO]

“Il dolore di quella mattina, quando seppi che mia madre e i miei fratelli erano volati in cielo, è identico oggi. Si puà convivere con il dolore che si prova solo trovando un senso a quello che è accaduto e al fatto di essere rimasta in vita. Per me il fare memoria di quello che accadde è stato il modo di dare un senso a quella tragedia”.

Sono trascorsi 35 anni dalla strage di Pizzolungo nella quale persero la vita Barbara Rizzo e i suoi figlioletti Giuseppe e Salvatore Asta. Nell’attentato con un’autobomba, a lui destinato, rimasero feriti il magistrato Carlo Palermo e gli uomini della sua scorta, Nino Ruggirello e Salvatore La Porta.
Oggi questo anniversario non potrà essere commemorato al “Parco della memoria” di Pizzolungo per l’emergenza coronavirus. La memoria – e l’impegno – però corre sui social con la campagna lanciata su facebook e instagram dove chi volesse partecipare può pubblicare foto e messaggi.

“Questa emergenza coronavirus ci mette di fronte alla necessità di fare fronte comune per vincere – ha detto Margherita Asta nell’intervista che potete ascoltare qui sotto – e spero che questo esempio possa servire anche per il nostro impegno per sconfiggere le mafie. Il bene comune dobbiamo salvaguardarlo, da cittadini, ogni giorno e anche dalla politica ci aspettiamo che questo valore sia la guida per le sue scelte”.

“Ancora oggi – conclude Margherita Asta – aspettiamo di conoscere fino in fondo quali sono, e cito il passaggio di una sentenza, le collusioni strutturali tra mafia e settori dello Stato sono alla base della strage di Pizzolungo. Io spero che queste verità vengano alla luce, solo così la morte di mia madre e dei miei fratelli non sarà stata vana”.

“Rassegnati alla morte, non all’ingiustizia – si legge sulla stele che ricorda mamma Barbara e i suoi bambini – le vittime attendono il riscatto dei Siciliani dal servaggio della mafia”. Non dimentichiamolo.

Per ascoltare l’intervista del direttore Nicola Conforti a Margherita Asta schiaccia PLAY