Sottopasso di via Marsala, la destra è compatta contro il progetto

Fratelli d'Italia e Diventerà Bellissima attaccano l'Amministrazione di Trapani per l'opera che crea dubbi ai movimenti politici

Prese di posizioni nette. Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima criticano aspramente il progetto di RFI che porterà alla costruzione di un sottopasso che collegherà via Marsala a via Virgilio e porterà all’eliminazione del passaggio a livello di via Capitano Sieli.

“Non si spazientisca il dirigente della locale sede del PD – afferma Cristian Farsaci, presidente del circolo FdI Trapani “Tomaso Staiti di Cuddia delle Chiuse” – , chiediamo venia se a suo parere siamo intervenuti a corte con intenzioni belligeranti, non era nostra intenzione. Non ce ne vogliano i tesserati del PD se noi sporchi cattivi destrorsi, avvezzi alla pratica dello “scummogghiu”, non avendo ancora rappresentanza né al governo né all’opposizione, abbiamo la folle pretesa di voler comprendere se il “cratere” che FS, con il beneplacito dell’attuale amministrazione, ha intenzione di praticare sul sacro suolo cittadino sia l’unica soluzione praticabile per ovviare alla separazione urbana generata dalla attuale sede ferroviaria”.

Farsaci continua e critica aspramente l’assessore Giuseppe Pellegrino. “E come si conviene nelle civili democrazie (vuoi per garbo istituzionale vuoi per trasparenza in atti) vorremmo chiedere al vostro tesserato, nonché assessore all’urbanistica, se prima di cedere alla tentazione di mordere la mela di cristiana scrittura, l’amministrazione abbia valutato con il gruppo FS la possibilità di convertire il progetto sottosopralatopasso con il più rapido nella realizzazione e secondo noi più strategico spostamento della stazione fuori le mura. Inoltre che ci rassicuri in merito alla bontà dell’opera e alla disponibilità di FS d’iniziare ma soprattutto di ultimare i lavori, con il possibile minor aggravio di tempo. I 400 giorni di cantiere previsti dal crono-programma FS ci sembrano, visti i tempi di cantieri simili (Metro-Palermo), quantomeno sottostimati”.

“Esponendoci pubblicamente oggi – aggiunge il presidente del circolo FdI Trapani – ribadiamo che il progetto promosso dalla maggioranza di governo per la risoluzione del problema, in sintesi quasi 16 milioni di euro per eliminare un passaggio a livello, per noi equivale a stendere una mosca con un colpo di bazooka e con il serio rischio di mancare l’obiettivo.Torniamo quindi a chiedere, nel rispetto delle regole di democrazia partecipata, un incontro pubblico con l’assessore Pellegrino aperto alla cittadinanza, agli ordini professionali, e a chiunque voglia manifestare il proprio parere o formulare quesiti specifici. In quanto al buon Rallo, chiediamo di fare un bagno di umiltà prima di ergersi a unico e solo paladino solitario a difesa della Democrazia. Ad oggi siamo noi di FdI, a tutela di tutti i nostri concittadini, gli unici a sbattere sonoramente i pugni sul tavolo affinché qualcuno dei vostri tiri fuori la testa dalle sedi di partito/istituzionali per fugare qualunque ragionevole dubbio su quest’opera nello specifico, e sulle altre in divenire”.

Ma quella di Fratelli d’Italia non è l’unica critica. Anche il movimento Diventerà Bellissima interviene sul sottopasso e sulla delibera consiliare approvata la scorsa settimana da 19 consiglieri comunali. “A noi risulta che tra gli ordini professionali dei Geologi e degli Architetti vi siano diverse perplessità circa la realizzazione dell’opera e a parer nostro dovevano essere preventivamente coinvolti. Così come coinvolta doveva essere tutta la cittadinanza” spiegano i rappresentanti del movimento del presidente Musumeci.

“Le domande che ci poniamo e che si pongono diversi cittadini anche alla luce di qualche confronto con qualche tecnico del settore: l’opera è utile alla risoluzione di alcuni problemi annosi di viabilità? Si afferma nella relazione di presentazione del progetto che esso avrà l’effetto risolutore di decongestionare il traffico che si appoggia a tutta quella parte della città. Questo è quello che speriamo tutti, ma vorremmo anche sapere in virtù di quale studio si afferma ciò. Ricordiamo che l’amministrazione Fazio commissionò a riguardo delle ricerche specialistiche che posero seri dubbi sulla reale efficacia di questa soluzione e sulla sua sostenibilità economica in relazione ai vari scenari possibili. Complessivamente, non sembra esservi quindi alcuna certezza che quest’opera assicuri una volta realizzata la risoluzione dei problemi del traffico, mentre vi è certezza assoluta sulla quantità di denaro pubblico che verrà speso per costruirla (anche se a carico di RFI) e sui costi che la comunità trapanese dovrà sostenere per la futura gestione e manutenzione”.

“Su quest’ultimo punto – spiega Vincenzo Maltese, presidente circolo Diventerà Bellissima Trapani Erice -, ci chiediamo se sia stata fatta l’analisi sui costi benefici per la città, se siano stati valutati scenari differenti o questa è l’unica soluzione possibile. Infine tanti cittadini si chiedono se sia stata allegata al progetto una relazione idrogeologica che dovrebbe essere fondamentale per la morfologia della zona oppure i 19 consiglieri di maggioranza hanno votato stando in fiducia? Trapani non è più la città del ‘900 per cui vi era la necessità di far arrivare i treni all’ingresso, quando al tempo della costruzione della stazione, via Fardella e via Virgilio erano ettari di terreno incolti e palustri e la città cominciava da piazza Vittorio Emanuele. La città anche con il sottopasso continuerebbe ugualmente a esse divisa in due senza contare i costi per la Collettività per la futura gestione del sottopasso. Restiamo convinti che altre soluzioni potevano essere condivise solo se si avesse avuto il coraggio di dire NO al progetto di RFI”.