Smantellata dalla Polizia rete di spaccio a Trapani e Palermo

Tre persone in carcere, una agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico e obbligo di dimora nel comune di residenza per altre due nell’ambito di un’indagine su una rete di spaccio di stupefacenti.

I provvedimenti sono stati eseguiti stamane dagli agenti della Sezione di polizia giudiziaria della Polizia di Stato presso la Procura di Trapani coadiuvati da personale della Squadra Mobile di Trapani, su delega della Dda di Palermo, nei confronti di Luigi Parolisi, nato a Napoli il 24.09.1985 e residente a Palermo; Massimiliano Voi, nato a Trapani 1’1.11.1975 e residente a Trapani; Mariano Galia, nato ad Erice il 4.3.1989 e residente a Trapani.

Ai domiciliari Antonio Voi, figlio di Massimiliano, nato ad Erice il 13.10.1996, residente a
Trapani, mentre l’obbligo di dimora riguarda Giuseppe Rinaudo, nato ad Erice il 1.08.1990 e Annibale Baiata, nato ad Erice il 24.05.1984, entrambi residenti a Trapani. Per il primo è stato disposto anche il divieto di uscire dall’abitazione dalle ore 21 alle ore 7.

L’indagine condotta dai poliziotti trapanesi si è sviluppata a partire da quella nei confronti di un professionista trapanese e ha consentito di individuare un’associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, capeggiata da Massimiliano Voi, e attiva nel Trapanese e nel Palermitano con canali di approvvigionamento in
Calabria e Campania.
Questo filone investigativo è stato stralciato dall’originario procedimento penale e trasmesso per competenza alla Dda di Palermo che che ha richiesto l’ordinanza cautelare eseguita oggi.

Il lavoro degli investigatori, attraverso conversazioni telefoniche ed ambientali intercettate, ha permesso di accertare che il sodalizio criminale capeggiato da Massimiliano Voi e Mariano Galia curava il reperimento dello stupefacente dai fornitori, organizzando appositi viaggi e individuando, di volta in volta, il mezzo di trasporto e il conducente, gestendo i locali utilizzati come punto di riferimento dello spaccio, e mantenendo i contatti con i singoli acquirenti e realizzando numerosi episodi di spaccio anche a
domicilio.

Luigi Parolisi partecipava all’associazione assicurando una stabile fonte di approvvigionamento di cocaina e hashish, provvedendo anche al trasporto dello stupefacente acquistato e adoperandosi per trovare ulteriori canali di fornitura nel territorio palermitano, campano e calabrese, anche partecipando con i complici ad apposite trasferte.

Antonio Voi manteneva i contatti con i singoli acquirenti dello stupefacente, curando la trasmissione dei messaggi e delle informazioni tra i componenti dell’organizzazione e occupandosi dello spaccio anche nel periodo di detenzione del padre Massimiliano e di Marino Galgano recandosi in territorio calabrese per approvvigionarsi di stupefacente.

Giuseppe Rinaudo metteva a disposizione un’auto, intestata ad un altro soggetto ma che lui usava, accompagnando i complici nel corso di diverse trasferte mirate all’approvvogiomameto di stupefacenti o comunque a ricognizioni preordinate all’approvvigionamento.

Anche Annibale Baiata metteva a disposizione la propria vettura sia per consentire ai complici di raggiungere i singoli consumatori per lo spaccio sia in occasione delle trasferte
per l’approvvigionamento di stupefacenti, partecipando egli stesso alle trasferte, e reperendo il necessario per il taglio della cocaina.

Gli elementi di prova a sostegno del quadro indiziario si riferiscono
a fatti avvenuti a Trapani, Palermo e a luoghi imprecisati in Calabria e Campania a partire dal 2014.