Respinta la richiesta di scarcerazione presentata dai legali dell’ex deputato regionale trapanese Paolo Ruggirello. L’ordinanza è stata emessa oggi dai giudici del Tribunale di Trapani che hanno precisato come, allo stato, non sia possibile ravvisare la necessità dell’annullamento della misura cautelare. A decidere è stato lo stesso collegio dinanzi al quale, il prossimo 8 aprile, inizierà il processo nato dall’operazione “Scrigno” condotta dai Carabinieri di Trapani nel marzo 2019.
Ruggirello fu arrestato insieme ad altre 25 persone, tra cui Francesco e Pietro Virga, eredi del capomafia trapanese Vincenzo. L’ex parlamentare regionale è stato rinviato a giudizio per associazione mafiosa insieme ad altre otto persone tra cui il presunto boss di Trapani, Franco Orlando, e quello di Favignana Vito D’Angelo.
Gli avvocati di Ruggirello avevano chiesto la sua scarcerazione a causa di alcuni sintomi tipici del covid 19 accusati dall’ex parlamentare regionale che si trova detenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il collegio presieduto da Daniela Troja ha evidenziato nell’ordinanza che per l’ex politico, nonostante la sintomatologia influenzale, i medici del carcere non hanno ritenuto necessario disporre accertamenti, tra cui il tampone dal quale è possibie verificare la eventuale positività al coronavirus.
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