Riciclaggio, estorsione, ricettazione e furti – per un totale di 14 – di motoveicoli, in abitazione e su autovetture, questi i reati contestati a nove persone raggiunte alle prime luci dell’alba di oggi, dai Carabinieri della Compagnia di Trapani.
Nell’ambito dell’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica e i militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per quattro persone mentre per altre cinque è scattato l’obbligo di dimora nel comune di residenza emessa dal gip del Tribunale di Trapani. In carcere sono finiti il 24enne Calogero Patti, il 24enne Gabriele Lo Grasso, il 36enne Giuseppe Ienna e il 20enne Gianluca Catalano, tutti di Marsala.
Il provvedimento cautelare costituisce l’epilogo di una complessa indagine diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trapani e condotta dai militari del Comando Stazione Carabinieri di Paceco insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile, scaturita in seguito ad un incidente stradale tra un’auto e un motociclo sprovvisto di targa che il conducente aveva abbandonato sul luogo, dileguandosi insieme al passeggero. Il mezzo era risultato rubato.
Le successive investigazioni, effettuate tramite servizi di osservazione, controllo e pedinamento, attività d’intercettazione telefonica e ambientale e il continuo riscontro con atti di polizia giudiziaria e con le denunce di furto sporte dalle vittime nei vari Comandi Stazione della provincia di Trapani, hanno consentito di acquisire gravi elementi indiziari a carico degli indagati, di cui alcuni già gravati da precedenti penali e di polizia e ricostruire il loro modus operandi: i quattro, dopo aver rubato i motoveicoli, assemblavano più pezzi appartenenti a ciclomotori diversi e alteravano il numero di telaio dei veicoli per ostacolare l’accertamento della provenienza delittuosa dei mezzi.
I militari dell’Arma hanno anche accertato 14 episodi di furto in abitazione, in strada e all’interno di veicoli in sosta e un episodio di estorsione con la cosiddetta tecnica del “cavallo di ritorno”.
Un altro degli indagati, Francesco Dardo, era già stato arrestato nel novembre 2018 per tentato omicidio: l’uomo aveva esploso colpi di arma da fuoco nei confronti di un pregiudicato marsalese e fu arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Marsala, insieme ad un favoreggiatore.
I reati sono avvenuti a Trapani, Paceco, Marsala e Mazara del Vallo, tra i mesi di maggio e novembre del 2018.
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