#Sevolovoto: un video su Facebook per raccontare la disperazione del territorio

Mentre domani mattina, a partire dalle 10, si prospetta un incontro particolarmente importante presso la sala Armony a Marsala, stasera ha preso il via una nuova iniziativa del Comitato di cittadini #sevolovoto.
Il video racconta la storia, tra le tante, di chi è costretto ad andarsi a cercare il futuro lontano da Trapani, lontano da questo territorio bellissimo ma mortificato nelle sue possibilità.

E così, con gli occhi di una dei tanti ragazzi e ragazze che portano via con sè una valigia piena di sogni per realizzarli altrove – impoverendo ogni giorno di più la sostanza di cui è fatta questa città – lo spettatore non può fare a meno di chiedersi “perchè”. Perchè non si vola da e per Trapani, perchè la promessa di un futuro migliore – che sembrava farsi ogni giorno di più realtà fino a qualche anno fa – è stata tradita, schiacciata, scambiata con un presente opaco e avvilente.

Il video è stato pubblicato a pagamento su Facebook dal Comitato #sevolovoto e sarà visibile agli utenti delle province di Trapani e di Palermo.

L’assemblea di domani è stata pensata come una occasione di aggiornamento, discussione e confronto per programmare le prossime iniziative da realizzare per risollevare le sorti dell’aeroporto “Vincenzo Florio” di Birgi.

“La data delle elezioni europee si avvicina – dicono i promotori – e non è questo il momento di allentare la presa! La scelta dello slogan se volo voto durante il periodo elettorale non si inserisce nell’ottica dell’astensionismo fine a se stesso. Al contrario, non votare è solo una piccola espressione di ciò che è un disegno molto più ampio e ricco. Più che l’astensione dal voto, ciò che davvero dobbiamo costruire per incidere sulla realtà, è un movimento che continui a far sentire la propria voce, che attraverso le piazze, come quella del 29 aprile davanti la Regione Sicilia o il freeze mob all’aeroporto di Birgi di sabato scorso, si organizzi nel tentativo di stimolare un’intera classe politica spesso sorda alle esigenze dei cittadini. I cittadini devono essere protagonisti e poter partecipare alle decisioni che riguardano l’economia della e per la comunità. Riappropriarsi del potere di decidere come vivere nel territorio che abitiamo”.