Servizio d’igiene personale per gli studenti disabili: oggi la protesta

Da quasi 30 anni tutto era gestito da Regione ed enti locali con un sistema di appalti e materialmente svolto da assistenti specializzati, ora la situazione è diversa

Dopo un mese dallo stop, i lavoratori che si occupavano del servizio d’igiene personale per gli studenti con grado di disabilità grave o gravissima tornano in piazza a protestare.

L’annuncio arriva dal sindacato SGB. “È passato un mese, centinaia di ragazzi e famiglie sono senza un servizio fondamentale a scuola, decine di famiglie senza lavoro dopo oltre 20 anni. Siamo scesi in piazza subito prendendo atto dell’interesse di sindaco e Prefetto in prima persona: è il momento di avere soluzioni concrete e ripartire, di dare certezze a lavoratori, ragazzi e famiglie” così afferma Vincenzo Capomolla, delegato di SGB Sindacato Generale di Base.

“Da un mese i ragazzi non trovano l’assistenza a scuola, da un mese i lavoratori sono a casa a ingrossare le fila dei disoccupati e ad aspettare anche una serie di stipendi non pagati, situazione grave e classica in un sistema di appalti pubblici che conviene solo a cooperative e affaristi e su cui il Comune deve intervenire. Ma anche su questo, è passato un mese e i lavoratori non hanno visto un euro dei loro stipendi. Va bene così?” ha aggiunto il sindacalista.

L’appuntamento è per oggi, venerdì 2 aprile, in piazza Municipio a Trapani. L’emergenza riguarda l’assistenza nelle scuole per i ragazzi con disabilità gravi e gravissime. Da quasi 30 anni tutto ciò era gestita da Regione ed enti locali con un sistema di appalti e materialmente svolto da assistenti specializzati con un migliaio di ore di corso alle spalle e tanti anni di esperienza. Ora una sentenza del CGA dice che il servizio deve essere affidato ai collaboratori scolastici, dopo un corso online di qualche ora, lasciando senza lavoro degli addetti competenti.

Alla protesta si sono aggiunti i familiari dei disabili che hanno sempre riconosciuto l’importanza di questi lavoratori che, spesso, hanno creato rapporti di fiducia con i propri figli.