Violenza privata e sequestro di persona, queste le accuse con le quali i Carabinieri di Castelvetrano hanno arrestato, in flagranza di reato, il 23enne castelvetranese Nicolò Ciulla.
Il giovane, dopo aver chiesto alla sua vittima, un coetaneo castelvetranese con precedenti di polizia in materia di stupefacenti, di accompagnarlo in ospedale a causa di un malore che gli impediva di guidare, una volta in auto, gli ha rivelato le sua vera intenzione, cioè quella ritrovarsi solo con lui che, a suo dire, stava creando problemi nella sua relazione sentimentale, importunando la sua fidanzata.
Per essere più “convincente”, ha estratto e puntato alla testa del “rivale” una pistola scacciacani calibro 8 e gli ha mostrato una bottiglia in plastica contenente acido, minacciandolo.
Il giovane non si è lasciato intimorire e si è diretto verso la sede della Compagnia Carabinieri di Castelvetrano dove, una volta giunto, è uscito dalla vettura e si è diretto di corsa verso i militari in procinto di andare in pattuglia.
Ciulla è stato bloccato e disarmato e, nel corso della successiva perquisizione, è stato trovato in possesso, oltre che della pistola scacciacani e della bottiglietta di acido, anche di un caricatore con 8 cartucce a salve calibro 8, ulteriori 4 cartucce dello stesso calibro, un coltello a serramanico lungo 16,5 e un martello.
Successivamente i Carabinieri hanno ritirato, a titolo cautelativo, un fucile legalmente detenuto dal giovane con 298 cartucce calibro 12 e 62 cartucce calibro 20, 7 fucili e 10 cartucce a palla unica calibro 12 e
5 cartucce a palla unica calibro 20 legalmente detenute da suo padre.
L’arrestato, dopo le formalità di rito e su disposizione della competente Autorità giudiziaria è stato sottoposto agli arresti domiciliari in attesa di udienza di convalida, nel corso della quale gli è stata applicata la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa.