Ci ha lasciato proprio in questi giorni Sidonia Luty Von Borcke la “non trapanese” che, innamoratasi di Trapani, aveva deciso di stabilirsi definitivamente nella nostra città.
Era stato l’assessore Dario Safina a porgere alla nipote, un simbolico grazie con una pergamena firmata dal sindaco Giacomo Tranchida.
“Sidonia Luty Von Borcke è stata un esempio e nello stesso tempo una bella provocazione culturale per tutti noi” afferma il sindaco Tranchida.
“Spero che la città accolga il messaggio di Sidonia che, come ci ha ricordato, a maggior ragione in questa epoca di pandemia, bisogna proteggere il patrimonio naturale ed ambientale anche del nostro comune e stimolare gli altri a fare altrettanto. Provvederemo – continua il sindaco – ad intitolare formalmente le aiuole come “Il giardino di Sindonia”, ci sarà, inoltre, un QrCode che fornirà informazioni e con le scuole si potranno effettuare attività di educazione ambientale”.
E’ ormai noto che Sidonia Luty Von Borcke ha donato 15.000 euro e attraverso l’associazione Erythros ha collaborato con l’Amministrazione nel portare avanti le fasi progettuali ed esecutive del “Giardino di Sidonia” in viale delle Sirene.
L’Amministrazione Comunale invece ha provveduto a rifare il sistema di illuminazione per rendere Viale delle Sirene sicuro e gradevole da vivere. Un esempio virtuoso tra pubblico, privato e società civile.
Per la redazione del progetto, approvato dal Comune di Trapani e dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali, la signora Sidonia si è avvalsa della professionalità dell’architetta paesaggista Tiziana Calvo dello studio di architettura, giardini e paesaggio “Landscaping” di Palermo e della consulenza del agronomo Gianvito Zizzo; per la realizzazione dell’impianto di irrigazione e la messa a dimora delle piante , oltre all’attiva partecipazione della Trapani Servizi, i lavori sono stati completati dall’incaricata ditta “Hibiscus” di Vincenzo Giacalone.
“Viale delle Sirene – aveva affermato Sidonia Luty Von Borcke – è un bellissimo luogo che merita di essere valorizzato per dar gioia ai suoi abitanti e gradevole ospitalità ai visitatori . Non solo gioia, ma anche l’opportunità di curare e proteggere un patrimonio comune e stimolare gli altri a fare altrettanto”.