“Màkari”, è il titolo della serie tv Rai in quattro puntate, ambientata tra la Riserva Naturale dello Zingaro e Baia Santa Margherita. La fiction andrà in onda il prossimo anno, nel 2021 su Rai Uno.
La serie è tratta delle opere di Gaetano Savatteri, prodotta da Palomar, casa di produzione cinematografica e televisiva di serie di successo come il “Commissario Montalbano”, per la regia di Michele Soavi. La sceneggiatura è curata da Francesco Bruni. Protagonista della serie, è l’attore Claudio Gioè, le riprese inizieranno a metà agosto.
“E’ un risultato importantissimo per il nostro territorio, in termini di visibilità e comunicazione, essere protagonista di una serie tv per la Rai – dichiara il sindaco Giuseppe Peraino-. Ci auguriamo che possa portare ulteriore sviluppo, per l’indotto economico che fiction di tale importanza solitamente producono, come si è verificato nel recente passato per Ragusa e tuto il suo hinterland grazie al “Commissario Montalbano”».
Nelle scorse settimane il Comune di San Vito Lo Capo e la Trapani Film Commission West Sicily hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per promuovere il territorio sanvitese come set privilegiato di produzioni cinematografiche, televisive e pubblicitarie.
La serie di gialli ha come protagonista Saverio Lamanna, scrittore per vocazione e detective per caso. Licenziato dall’incarico di ufficio stampa di un viceministro, Saverio torna in Sicilia, nella casa di famiglia di Màkari, dove ritrova l’amico Peppe Piccionello, perennemente in boxer e infradito ma capace di colpi di genio e battute sagaci, e si innamora di Suleima, laureanda in architettura che si mantiene agli studi lavorando d’estate come cameriera nel ristorante di Marilù. Nel corso delle quattro serate, Saverio si impegna in indagini su omicidi, sparizioni e misteri che insanguinano la sua terra: la scomparsa di un bambino e l’autoaccusa di un anziano barbone (I colpevoli sono matti); la morte di un imprenditore durante un tour enogastronomico della Sicilia per il quale Saverio e Peppe si sono improvvisati guide turistiche (La regola dello svantaggio); il mondo sommerso delle scommesse clandestine fatto di compromessi e invidie (È solo un gioco); la morte di una giovane produttrice cinematografica nella cornice del Festival di Taormina, che porta Saverio a fare i conti con una verità non scontata da ricercare attraverso la nebbia della finzione cinematografica (La fabbrica delle stelle).