Dopo l’ennesima rottura della condotta di adduzione, che dalla stazione di sollevamento di via Marsala portano i reflui all’impianto di depurazione consortile, la politica scende in campo.
Il sottosegretario del M5S Santangelo sottolinea l’importanza dei lavori.
L’amministrazione comunale guidata da Giacomo Tranchida non esclude l’aiuto, anzi chiede un tavolo tecnico per la risoluzione del problema.
“Ancora un guasto nella rete fognaria in via Marsala” afferma il sottosegretario Vincenzo Maurizio Santangelo del Movimento 5 Stelle. “Trapani potrà avere tutte le vocazioni di questo mondo ma se non si comincia subito a riprogettare un nuovo sistema fognario si parla del nulla. Sarà un lavoro lungo – afferma Santangelo – ma va iniziato, spero che il Sindaco Tranchida e la sua Giunta possano iniziarlo, in tal caso Movimento 5 Stelle non esiterà se chiamato in causa a dare il proprio supporto”.
L’assessore Dario Safina spiega la linea dell’amministrazione comunale
“Ho letto con attenzione la dichiarazione diffusa dal serenatore Santagelo” afferma.
“Non posso dargli torto, la questione dello smaltimento delle acque nere non può più essere affrontata in chiave emergenziale. Nonostante gli sforzi profusi dall’amministrazione – continua Safina -, le rotture delle condotte sono frequenti e rendono il servizio inadeguato ad una città che nel 2021, grazie al grande lavoro compiuto, ospiterà la più importante manifestazione di cultura popolare europea. Per una settimana Trapani sarà il cuore pulsante d’Europa e del mediterraneo. Al grande evento dovremo arrivare pronti e la città non dovrà più essere piegata dai disservizi”.
I problemi sono numerosi, ma la questione fognaria, soprattutto d’estate, è ormai ricorrente.
“Trapani da sola non può farcela” sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici. “È necessario il coinvolgimento del governo nazionale e di quello regionale. Già troppe volte questo lembo di Sicilia di una bellezza straordinaria è stato lasciato solo. Ciò non deve più accadere. Voglio aver fiducia – insiste – nelle parole del senatore Santangelo e per questo gli chiedo di convocare presso la Presidenza del Consiglio un tavolo tecnico dove affrontare il problema della rete fognaria di Trapani e non solo e reperire le risorse necessarie al suo ammodernamento. Noi, con il giusto e dovuto supporto – conclude -, non faremo sfigurate la Sicilia e l’Italia dinnanzi ai popoli europei e del mediterraneo”.
Che possa essere l’inizio della svolta? Per numerosi mesi i rappresentati dei 5 Stelle sono stati critici con l’amministrazione Tranchida su questo settore.
Ma quanto costerebbero gli eventuali lavori per superare definitivamente il problema delle rotture della condotta che collega il stazione di pompaggio di via Marsala e il depuratore consortile?
Le ipotesi sono due: € 2.561.000,00 nel caso di scelta della soluzione trenchless e € 4.000.500,00 per l’esecuzione tradizionale in trincea con materiale plastico. A scriverlo è l’ingegnere Eugenio Sardo lo scorso aprile nella sua relazione generale sulle condizioni della condotta.
Le tecnologie trenchless, o “no-dig”, costituiscono una serie di sistemi e tecniche che permettono la posa, il risanamento e la sostituzione delle reti dei sottoservizi con un limitato o nullo ricorso agli scavi a cielo aperto. Tali soluzioni hanno un elevato contenuto tecnologico e richiedono, pertanto, un alto livello di professionalità da parte di chi le adotta.
Questi sistemi sono, almeno per il materiale impiegato, spesso coperti da brevetto industriale per cui la scelta della soluzione tecnologica una volta eseguita costringe a rivolgersi ad un unico fornitore.
Questo, a detta dell’ingegnere Sardo, è una problematica, però, superabile visto che esistono due precedenti con la Regione Lombardia e il Comune di Pavia.
Con questa tipologia i lavori complessivamente dovrebbero durare 295 giorni, pari a circa 10 mesi, compreso la progettazione. La SP 21 che collega Trapani a Marsala, in questo caso, subirebbe dei restringimenti in corrispondenza dei pozzetti di tiro ed infilaggio.
La seconda ipotesi, sarebbe invece più tradizionale con scavi e sostituzione totale della condotta. Il costo di € 4.000.500,00 è riconducibile all’utilizzo di tubi in materiali plastici. Qualora invece si volesse usare la ghisa, l’ammontare aumenterebbe a più di 4 milioni e mezzo.
I lavori sarebbero totalmente diversi: i tempi si allungherebbero, più che raddoppiati. Circa due anni e cinque mesi e soprattutto la chiusura al transito di metà carreggiata della SP 21 per almeno 400 giorni consecutivi corrispondenti ad una produzione di 250 ml ogni mese.
Il Comune ha sempre detto di non avere questi fondi. Chissà se questo nuovo asse locale/nazionale possa nascere, in vista dell’Europeade 2021 sotterrando l’ascia da guerra solitamente impugnata da entrambi per un bene superiore: la città di Trapani.