Rivolta ieri pomeriggio al carcere di Trapani. La sommossa è stata sedata in serata, dopo una luna lunga opera di mediazione. Il segretario regionale della UILPA Polizia Penitenziaria Gioacchino Veneziano racconta, ai nostri microfoni, le drammatiche fasi della rivolta. “Erano armati – dice – di mazze rudimentali, hanno sfondato porte e distrutto tutto”.
“Si è cercato – prosegue il segretario – sino all’ultimo di mediare rispetto alle loro richieste. Chi ha visto i video dall’esterno, ha sentito che chiedevano amnistia e indulto, cose che non possiamo concedere noi e che ovviamente non si chiedono distruggendo tutto. Eravamo pronti anche a un’azione di forza. Non potevamo ancora resistere a lungo anche per proteggere quei detenuti che non hanno partecipato alla rivolta. Per fortuna dopo quattro ore circa di trattativa si sono arresi”. I danni, spiega Veneziano, sono rilevanti: “Hanno distrutto un intero reparto del valore di un milione di euro”.
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