Il simbolo della manifestazione “Risorgiamo Italia” è stata la consegna delle chiavi dei commercianti di Trapani, Erice e Valderice al prefetto Tommaso Ricciardi.
Sono più di duecento le attività commerciali che hanno aderito nel capoluogo coordinati dall’associazione Trapani Centro. “Dato il tempo molto ristretto, non tutti sono riusciti a partecipare – afferma la presidente Marina Biondo -. Nei prossimi giorni invieremo una Pec al prefetto con la lista di tutte le chiavi raccolte e consegnate”.
“Non sono semplicemente delle chiavi – dichiara il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida -, sono l’urlo dei commercianti che non capiscono perché, nel rispetto del distanziamento sociale, non possono riaprire. Sono le storie dipendenti che non prendono la cassa integrazione perché la Regione Siciliana ha maggiori difficoltà rispetto ad altre regioni. Sono famiglie e imprenditori che non possono pagare l’affitto o che pagano a vuoto non potendo lavorare”. Ascolta la nostra intervista integrale:
Anche la sindaca di Erice, Daniela Toscano, ha partecipato all’iniziativa Risorgiamo Italia che si è tenuta in Prefettura, insieme ad altri Sindaci del territorio. La sindaca ha anche esposto iniziative ed idee a sostegno delle attività commerciali del settore che sono state danneggiate dalla chiusura causa Covid ed ha annunciato di aver inviato una lettera al Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, chiedendo chiarimenti sulla questione cassa integrazione. Ecco la nostra intervista audio:
Presente in prefettura anche il sindaco di Valderice Francesco Stabile che ha fatto il punto riguardo il suo Comune:
A San Vito Lo Capo, invece, 155 operatori economici del territorio di Macari, Castelluzzo e San Vito Lo Capo hanno consegnato le chiavi delle loro attività al sindaco Giuseppe Peraino.
“Questo è un segnale forte – ha detto il sindaco Giuseppe Peraino – da parte di una comunità di persone perbene, che negli anni ha investito nel turismo, oggi si trova letteralmente in ginocchio per mancanza di liquidità. Purtroppo – ha aggiunto – i provvedimenti del Governo Nazionale non hanno dato la giusta attenzione alle problematiche del turismo, che è un’economia molto fragile, e non hanno stabilito delle regole con l’occhio rivolto alle varie realtà regionali. Credo che la Sicilia, per i casi di positività al Coronovaris fino a ora riscontrati, poteva ed ha bisogno di riaprire, anche se gradualmente, nel rispetto delle regole necessarie per la salvaguardia della salute. Questo è un segnale forte – ha ribadito il sindaco – che viene da questa comunità che ha rappresentato il 45% delle presenze turistiche della provincia di Trapani ed era una delle economie più floride della nostra terra di Sicilia che non può rimanere in ginocchio. Ha bisogno, lentamente, di riprendere il suo percorso. L’amministrazione comunale sarà a fianco dei nostri operatori che stanno vivendo questo momento di grande difficoltà. Mi auguro che questo nostro messaggio, assieme a quello di tante realtà, arrivi a chi, in questo momento, ha l’onere di governare questo nostro Paese che è in grave crisi, augurandoci che il buon senso possa portare a rivedere certe posizioni per garantire a tutti di riprendere un’attività economica, fondamentale per la sopravvivenza”.