Si svolgerà martedì 8 settembre alle 18 presso il giardino della Chiesa di San Giovanni, in via della Pace 34, alla presenza del vescovo di Trapani Monsignor Fragnelli e del prefetto Tommaso Ricciardi, un incontro di presentazione del progetto preliminare per la riqualificazione dell’ex Mattatoio comunale di via Erice e dei programmi di sviluppo – riqualificazione dell’intero litorale Trapani nord.
Ascolta i dettagli nell’intervista di Nicola Conforti all’assessora Andreana Patti:
L’incontro, organizzato dall’Amministrazione comunale della città, è finalizzato al confronto con i cittadini, gli ordini professionali e altri stakeholder sull’attuazione del programma di governo che prevede azioni di inclusione e innovazione sociale con la riqualificazione dell’ex Mattatoio facendolo diventare simbolo di rinascita a ridosso di un quartiere “emarginato” grazie alla realizzazione di un grande cantiere culturale, un vero e proprio “community hub”, che possa ospitare spazi di coworking, laboratori e fab-lab, spazi espositivi, foresteria. Un luogo condiviso e da condividere, per i nostri ragazzi e bambini, per i giovani studenti, per i giovani imprenditori.
Nel dettaglio, il progetto nasce a luglio del 2019 con il dirigente, Eugenio Sardo, che aveva stilato lo stesso per accedere ai finanziamenti del PON Legalità 2014-2020, che hanno come finalità l’integrazione degli immigrati residenti nel Comune di Trapani, ma come già detto prima, non solo. Un vero progetto di inclusione per un tetto massimo di 2 milioni e 400 mila euro, calcolato sulla base dell’incidenza della popolazione straniera non comunitaria residente e sul numero di sbarchi negli ultimi tre anni (dal 2016 al 2019), il progetto deve concludersi entro 24 mesi dall’assegnazione del finanziamento.
Il progetto prevede il recupero dei capannoni dell’ex Mattatoio, ormai chiusi ed in disuso da tempo, che sono prospicienti l’ingresso principale posto sulla via Erice, per realizzare ed insediare laboratori artigianali, spazi formativi e living lab per l’integrazione degli immigrati regolari. Il fine è quello di determinare l’inclusione sociale e lavorativa degli immigrati nonché per un concreto supporto allo start up di imprese anche mediante la creazione di piccole cooperative miste composte da italiani e migranti regolari al fine di rendere ancor più concreta l’integrazione sociale e lavorativa.
Gli interventi sono finanziati con PON Legalità 2014-2020 tratta di un avviso finanziato con 40,2 milioni di euro.
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