Ripristinare la didattica in presenza per gli studenti disabili siciliani del secondo ciclo dell’Istruzione, sospesa per effetto delle misure di contenimento del contagio da Covid-19. A chiederlo è la capogruppo Udc all’Ars Eleonora Lo Curto che sottolinea: “Chi non può agevolmente utilizzare gli strumenti tecnologici a causa dell’handicap ha egualmente diritto allo studio, all’integrazione ed alla formazione. Le famiglie non possono essere lasciate sole ad accudire i propri figli disabili e meno che mai possono provvedere ai diversi bisogni formativi dei propri figli”.
La parlamentare marsalese ha reso noto di aver chiesto con un ordine del giorno, presentato all’Assemblea regionale siciliana, che il Governo Musumeci e, in particolare, l’assessore all’Istruzione Lagalla si attivi per consentire ai ragazzi disabili di fruire della didattica in presenza a scuola o a domicilio.
“Per molti alunni disabili e per lo loro famiglie – prosegue Lo Curto – si tratta di una inedita e insostenibile condizione di diseguaglianza che va assolutamente ricondotta in termini di garanzia dei loro diritti a cui le Istituzioni debbono provvedere in ottemperanza agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione. Gli alunni disabili hanno diritto ad una didattica differenziata e individualizzata secondo principi, strumenti e strategie adeguatamente identificati attraverso il Piano educativo individualizzato (Pei), di cui ogni scuola si dota nell’ambito del Ptof”.
“Dal mondo delle associazioni delle famiglie dei disabili e dalla stessa Scuola – sottolinea la deputata regionale – viene fuori un quadro di allarmante condizione di abbandono di questi alunni, lasciati solo alla cura delle proprie famiglie con grave pregiudizio del diritto allo studio, all’integrazione scolastica e anche al normale svolgimento della vita familiare e lavorativa di quei nuclei nei quali vivono questi ragazzi. L’insegnamento è molto più della semplice istruzione, ed è infinitamente altro rispetto alla Dad soprattutto quando si è in presenza di alunni disabili per i quali è indispensabile il pieno coinvolgimento delle diverse forme di intelligenza e di abilità che essi possiedono e che solo la relazione empatica tra alunno e insegnante rende possibile”.
“Al tempo stesso – conclude – ho chiesto che vengano garantiti, insieme all’insegnante di sostegno, l’assistente alla comunicazione e all’autonomia e quello igienico personale per le situazioni di maggiore gravità”
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