Riapre il laboratorio di sartoria del carcere di Favignana: i detenuti cuciranno mascherine protettive

Riapre, per la produzione di mascherine protettive anti coronavirus, il laboratorio di sartoria della Casa di Reclusione di Favignana.

Ne dà notizia il Sappe, il maggiore sindacato della Polizia Penitenziaria, che aveva avanzato una richiesta in tal senso al direttore del carcere, Nunziante Rosania, lo scorso 4 aprile.

Il laboratorio, già dotato delle attrezzature necessarie, potrà quindi riprendere a funzionare e saranno i detenuti della Casa di Reclusione a realizzare i dispositivi di protezione sotto la guida di due esperti (volontari)che faranno loro da maestri.

“Il direttore ci ha anche comunicato che è stato avviato – prosegue il delegato regionale del Sappe Eugenio D’Aguanno – l’iter per individuare una ditta esterna specializzata per effettuare la manutenzione iniziale necessaria alle macchine da cucire del
laboratorio”.

La segreteria provinciale del Sappe ringrazia il direttore Rosania anche a nome del segretario generale Donato Capece e del segretario regionale Calogero Navarra “per la tempestività nel mettere in atto tutte le iniziative necessarie per l’apertura del laboratorio di sartoria”.