Dopo Buseto e Valderice anche il Comune di Custonaci si siederà al tavolo di confronto per la rettifica dei confini. A renderlo noto sono stati il sindaco di Custonaci Giuseppe Morfino e l’assessore ai Lavori pubblici Michele Riccobene che, al termine dell’incontro, ha formalizzato la sua adesione al Comitato.
La proposta di ridefinizione del territorio è stata illustrata, nella sala giunta del Municipio di Custonaci, dal presidente del Comitato per la Rettifica dei confini Trapani-Erice Silvana Catalano e dai responsabili dei coordinamenti: Vincenzo Maltese per l’area giuridica, Marcello Maltese per l’urbanistica e Gian Rosario Simonte per tributi e finanze, nonché vicepresidente del Comitato.
La proposta del Comitato per la rettifica si svilupperà attraverso un confronto tra gli amministratori locali utile a valutare i costi e i benefici relativi alla ridefinizione dei confini. Sotto il profilo urbanistico la proposta prevede la transizione della zona urbana di Erice (Casa Santa, San Giuliano, Trentapiedi, San Cusumano e Villa Mokarta) a Trapani. Sull’altro fronte un’espansione del territorio di Erice verso l’Agro ericino. “Un primo passo può essere quello di una unione tra valle e vetta di Erice. E in una seconda fase, gradualmente, si andrebbe verso un comprensorio di Comuni dell’Agro ericino”, ha detto il sindaco Giuseppe Morfino che sottoporrà il disegno del Comitato a maggioranza, giunta e consiglio comunale di Custonaci.
Morfino ha però già messo un punto fermo: “La storia di Erice non si tocca, non può essere cancellata”. “Un’altra strada fin da adesso percorribile – ha suggerito il sindaco Morfino – è quella della funzionalità dei servizi, mettendo in rete i Comuni il personale dei vigili urbani, gli uffici tecnici, la gestione dei tributi e la protezione civile”.
Unire le forze è quanto ha auspicato Gian Rosario Simonte: “Territorio e identità comuni favoriscono l’accessibilità alle risorse dell’Unione europea, soprattutto per quanto riguarda il turismo, la cultura e l’economia rurale”.
Ma anche l’ambiente è un punto di contatto fondamentale. “Erice, Valderice, Buseto e Custonaci hanno parecchie aree tutelate – ha spiegato l’architetto Marcello Maltese – e i valori ambientali che questo territorio può esprimere sono altissimi. La CE sta approntando grossissime risorse finanziarie per l’ambiente, la riforestazione, l’agricoltura pulita, la salvaguardia della biodiversità. Erice e il suo agro possono sviluppare economia sana per i prossimi 50 anni a vantaggio della salute degli abitanti di tutto il territorio, anche di quelli che vivono in città. Con la fusione con Trapani invece il rapporto demografico schiacciante tra città e frazioni rurali condannerebbe vetta e agro all’irrilevanza”.
“Una proposta di revisione e ridefinizione dei confini – hanno detto Silvana Catalano e Vincenzo Maltese – che in ultima analisi, così come previsto dalla legge, sarà sottoposta a consultazione referendaria. I confini saranno definiti solo dopo che i cittadini, adeguatamente informati sulle conseguenze che la rettifica avrà sulla qualità della loro vita, si saranno espressi”.
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