Regione stanzia 2 milioni di euro per assistenza igienico personale ai disabili ma le polemiche non si placano

Una storia, ormai, lunga quasi un anno. Era il marzo del 2021, da quel momento tutto si è ingolfato. Sull’assistenza igienico personale agli alunni disabili gravi e gravissimi del primo ciclo dell’istruzione è stato usato notevole inchiostro dai giornali. Il muro contro muro tra il sindaco di Trapani e la Regione ha creato uno stallo. Adesso è arrivata, però, una norma da parte dell’ARS che cambia le carte in tavola: con un emendamento, infatti, l’Assemblea ha stanziato 2 milioni di euro per il 2021 “al fine di garantire il servizio di assistenza igienico-personale agli alunni con disabilità delle scuole comunali dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado”. I fondi verranno ripartiti secondo le modalità individuate con decreto dell’assessore regionale per la Famiglia, le Politiche Sociali e il Lavoro.

Plauso è arrivato dalla capogruppo all’ARS dell’UDC Eleonora Lo Curto che attacca nuovamente Tranchida. “In Sicilia nessun alunno disabile grave e gravissimo rimarrà fuori dai servizi di assistenza igienico personale e dai servizi AsaCom nelle scuole del primo ciclo dell’Istruzione (infanzia, primaria e medie). Con un emendamento alla legge di assestamento di bilancio della regione, abbiamo stanziato 2 milioni di euro per garantire tali servizi con un trasferimento ad hoc ai Comuni siciliani. Questo stanziamento identifica in modo inequivocabile il Comune come ente erogatore del servizio, la cui competenza nella materia non è mai venuta meno poiché definita con leggi regionali vigenti da ben 39 anni. Sono estremamente soddisfatta che la norma di spesa abbia avuto il via libera all’unanimità. È questo un segnale che isola anche quei sindaci, come quello di Trapani, che sulla base di un parere non vincolante del Cga avevano sospeso i servizi di assistenza igienico-personale, lasciando nello sconforto le famiglie e privando del diritto all’istruzione chi è meno fortunato. L’intervento normativo odierno non sarebbe stato ammissibile se la competenza non fosse stata dei Comuni. Intervenga ora il presidente dell’Ars presso il governo regionale per rendere esecutiva la volontà del parlamento che ha approvato l’ordine del giorno 585, da me presentato, per commissariare il sindaco di Trapani ed eventuali altri primi cittadini inadempienti”.

Anche il senatore del Movimento 5 Stelle Vincenzo Santangelo ha accolto con piacere la notizia dell’approvazione della una norma. “Si tratta di un’ottima notizia – afferma il pentastellato – che finalmente potrà consentire la ripartenza di questo fondamentale servizio in favore di tutti gli alunni disabili siciliani. Ma la norma sancisce anche un altro importante principio: quello della competenza di Regione ed Enti locali in tema di assistenza specialistica, e che, dunque, nelle ultime settimane sarebbe bastata la semplice volontà di procedere immediatamente in questa direzione, evitando di cercare cavilli per scaricare la responsabilità su altri livelli amministrativi”.

Rimane molto critica la posizione del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida: “Emendamento si rivelerà purtroppo farlocco, tanto sul piano delle competenze a erogare il servizio igienico personale che rimane in capo al sistema scolastico quanto in considerazione della risibile entità finanziaria del contributo di supporto. Intanto aspettiamo che la Regione faccia il riparto, e secondo quanto calcolato dagli uffici legali del Comune si trattano di circa 30/40 mila euro. Questi fondi saranno ovviamente girati alle scuole, se la Regione non darà parere contrario, perché la competenze dei servizi di assistenza igienico-personale è in capo alle scuole stesse. È chiaro che ciò potrà avvenire solo se ci saranno delle scuole che denunceranno la mancanza di personale interno per questo tipo di servizio. Il Comune non è titolare né la legge istituisce il servizio ma solo le scuole possono certificare l’assenza di personale e quindi concorrere nell’attingere a questi fondi assolutamente irrisori. Le cifre stanziate dalla Regione pertanto non coprono un bel nulla. È un emendamento dal sapore strumentale finalizzato a strizzare l’occhio a quanti delle cooperative sono rimasti senza occupazione nulla di più”.