Ne ha dato notizia, qualche minuto fa, lo stesso assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà. Le acque delle Egadi restituiscono un altro dei rostri appartenuti alle imbarcazioni che si scontrarono nella storica Battaglia tra Romani e Cartaginesi del 241 a.C.
“Oggi da Palermo – scrive Samonà – ci siamo diretti, a bordo del guardiacoste G. 119 Vitali della Guardia di Finanza, al largo delle Egadi per recuperare un antico rostro nei fondali a nord ovest dell’isola di Levanzo, in un’operazione condotta dalla Soprintendenza del Mare, con il Nucleo Sommozzatori della Guardia di Finanza di Palermo, in collaborazione con i subacquei altofondalisti della GUE – Global Underwater Explorer”.
Insieme all’assessore la soprintendente del Mare Valeria Li Vigni e il gruppo subacqueo della Soprintendenza del Mare, il comandante della Sezione navale delle Fiamme Gialle di Palermo, Massimiliano Bonura, e il capitano Daniele Bonanese della Sezione operativa navale di Trapani.
“Il rostro – sottolinea Samonà – era stato scoperto da Sebastiano Tusa e il recupero di oggi ha un significato doppiamente importante, perché avviene il 2 agosto, giorno del compleanno di Sebastiano”.
Nel corso delle operazioni di recupero sono state portate in superficie anche una spada e diverse monete. Al termine delle operazioni, il rostro è stato trasferito a Favignana dove sarà custodito presso l’ex Stabilimento Florio.
“Il recupero di oggi – ha dichiarato l’assessore – conferma la volontà dell’Assessorato regionale dei Beni culturali e dell’identità siciliana di continuare la preziosa attività dell’indimenticabile Sebastiano Tusa e di dare la giusta rilevanza alle ricerche e alle indagini sul vasto patrimonio sommerso, di cui il nostro mare è custode”.