Ormai, per la condotta di via Libica si fanno due passi avanti e tre indietro, siamo come al gioco dell’oca. Giovedì sera, in tarda serata, una nuova rottura della tratta che collega la stazione di sollevamento di via Marsala al depuratore consortile di Nubia ha riproposto una scena ormai troppo consueta per i trapanesi. Il cantiere davanti il polo commerciale “Le Saline” è tornato a riempirsi di melma per la terza volta in dieci giorni.
Questa volta, la frattura è stata tre metri prima dalla prima rottura. Tra le due, un’altra spaccatura qualche metro più avanti.
“I lavori sono iniziati immediatamente – afferma l’assessore Ninni Romano – , vista la situazione stiamo cambiando anche il materiale delle riparazioni passando al polietilene. Prima le riparazioni avvenivano in acciaio. Mentre, sono terminati i lavori sulla condotta di acque bianche di Inici riportando il flusso anche in direzione di Fulgatore e delle altre frazioni limitrofe”.
Presto, però, il Comune aprirà un mutuo per la sostituzione della tratta con la tecnica trenchless, cioè una guaina che viene inserita dentro la vecchia tubatura.
“Ormai intervenire sulle singole rotture significa mettere una pezza e basta – affermano i direttori di PittaRosso, Euronics e Conad del polo commerciale -, chiediamo che venga risolto definitivamente il problema della condotta così come ha annunciato il sindaco”.
Nei giorni scorsi il sindaco Giacomo Tranchida aveva dichiarato che “La politica nazione e regionale ci ha abbandonato”. Queste parole, però, non sono andate giù al senatore Vincenzo Maurizio Santangelo e alle consigliere Francesca Trapani e Chiara Cavallino.
“La smetta di scaricare la responsabilità sul governo nazionale per distogliere l’attenzione dalle sue evidenti lacune nel governare la città. Già nell’estate del 2019 il Movimento 5 Stelle aveva incontrato, il sindaco di Trapani. In quella occasione – affermano i tre portavoce – in modo chiaro e senza fraintendimento alcuno, abbiamo teso la nostra mano e dato la più ampia disponibilità a collaborare, a tutti i livelli, per cercare una soluzione ai problemi della condotta fognaria e dei continui sversamenti nel nostro mare. Rispediamo al mittente il tentativo del sindaco di raccontare ai trapanesi un’altra verità, piagnucolando di essere stato abbandonato. Visto che ha annunciato che il Comune accenderà un mutuo per finanziare i lavori di rifacimento della rete, saremo ben felici di vedere il progetto per il quale si stanno indebitando i trapanesi”.
“Nella ricostruzione dei fatti l’unica cosa vera che dicono è che si tenne un incontro tra il sindaco, l’assessore ai lavori pubblici, il senatore Santangelo e i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle, dove si discusse dei problemi della rete fognaria della città ed anche di Europeade” replica Giacomo Tranchida.
“In quella occasione, si evidenziò che lo studio sulla via Marsala era pronto e che offriva diverse soluzioni. Per il resto si rassegnò che la progettazione di una nuova rete fognaria, comprensiva anche delle frazioni, avrebbe richiesto – anche ai fini della progettazione – un aiuto del governo e della regione, considerato che la stima dei lavori era di 200 milioni di euro. Abbiamo continuato a rapportarci con le istituzioni e il 18 settembre 2019 l’assessore Safina ha incontrato il Ministro Giuseppe Provenzano. Attendiamo ancora che qualcuno da Roma e da Palermo batta un colpo”.
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