“A Trapani la politica si fa a colpi di querela, l’abbiamo rilevato non solo da quest’indagine ma siamo subissati da denunce per diffamazione, non deve essere la magistratura a dire chi ha torto e chi ha ragione. In questo territorio molte testate giornalistiche fanno politica attiva e diventano cassa di risonanza di questo modo di fare politica, ma una cosa che ci ha sconcertato è stata la reticenza di molti funzionari del Comune”.
Il direttore Nicola Conforti ha parlato con il collega Marco Bova all’interno del #TrapaniSiGierre. Clicca play per ascoltare:
Con queste pesantissime parole raccolte dal collega Marco Bova per il suo articolo su IlFattoQuotidiano.it, il procuratore aggiunto di Trapani, Maurizio Agnello, attualmente facente funzioni di capo dell’ufficio, stigmatizza l’attuale situazione che collega la politica e la stampa locale. Dichiarazioni che disapprovano un modo di fare ormai troppo diffuso.
La politica ha probabilmente perso la voglia di dialogare. La dialettica è ormai inesistente e spesso tra gli oppositori politici si va avanti a denunce. Come tutto ciò potrà proseguire? Riusciranno gli amministratori e rappresentati comunali ad abbassare i toni?
E il ruolo della stampa? Quella deve raccontare tutto e basta. Senza fare troppi giri di parole. Anche se a qualcuno pare piacciano le serie tv.